Dal settore caseario a quello ortofrutticolo la criminalità organizzata investe nell’agroalimentare dove gli interessi si estendono “dal campo alla tavola” per un business illegale stimato in 15,4 miliardi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il blitz della Polizia e della Guardia di Finanza nei confronti di presunti appartenenti ad un’organizzazione criminale operante nel settore ortofrutticolo e caseario di Roma e collegata ad un importante clan camorristico della provincia di Napoli sulla base di una operazione coordinata dalla Dda di Roma. Gli interessi criminali – sottolinea la Coldiretti – sono rivolti anche alle forme di investimento nelle catene commerciali della grande distribuzione, nella ristorazione e nelle aree agro-turistiche, nella gestione dei circuiti illegali delle importazioni/esportazioni di prodotti agroalimentari non curandosi delle gravi conseguenze per la catena agroalimentare, per l’ambiente e la salute. Una attività favorita dalla mancanza di trasparenza nel commercio dei prodotti agroalimentari per i quali non è ancora prevista una capillare tracciabilità con la presenza dell’indicazione di provenienza sulle etichette. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza ed il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – conclude Coldiretti – compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.
9 Febbraio 2016
Camorra: Coldiretti, da mozzarelle a frutta fa business per 15,4 mld