Dai fili di zucca alle sculture di pane e marzapane, fino a pomodorini e ai peperoncini, quest’anno l’addobbo di Natale diventa green, spinto dalla crescente attenzione alla sostenibilità rispetto all’eccesso di plastica. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione del Villaggio della Coldiretti a Napoli in piazza Municipio nel week end dell’Immacolata durante il quale tradizionalmente si acquista e si addobba l’albero delle feste.
Per l’occasione le donne e i giovani della Coldiretti hanno aperto la prima scuola di addobbo al naturale, per insegnare a cittadini e turisti come si possono realizzare decorazioni naturali che non hanno niente da invidiare a quelle artificiali. Secondo Coldiretti, con la spinta sempre più crescente verso la sostenibilità ma anche verso il risparmio e il riciclo nelle scelte degli addobbi di Natale è, infatti, possibile coniugare originalità, fantasia e creatività con la difesa dell’ambiente, rinunciando alla plastica a favore di prodotti naturali.
Un esempio è il ricorso a mele di diverso colore rosse, gialle e verdi che danno ugualmente “luce” senza aver bisogno di elettricità e kiwi ed agrumi come arance, limoni, mandarini e clementine, che non ammuffiscono se, per appenderli, si fa passare un filo al centro del frutto, dove non c’è polpa.
E ancora collane di pasta, frutta secca, biscotti fatti in casa, ma anche prodotti dell’orto come peperoncini, pomodorini e fili di zucca e sculture di pane e marzapane. Invece di usare le solite sfere artificiali, lampadine e fili di plastica come decorazioni – continua la Coldiretti – si possono utilizzare pigne da colorare a piacimento e frutta secca come castagne noci e nocciole.
Per finire, invece dei soliti fili argentati o dorati si possono utilizzare ghirlande di fiori fatte con stelle di Natale, gerbere, corniolo, ranuncolo e pungitopo. Il procedimento – spiega la Coldiretti – non è difficile, basta infilare fiori e foglie con del filo metallico cercando di dargli la forma di un cordoncino da appendere all’albero per renderlo sicuramente un albero d’autore.