6 Luglio 2012
PRESIDENTE COLDIRETTI SERGIO MARINI QUERELA SETTIMANALE “IL MONDO”
Il presidente della Coldiretti Sergio Marini querela il giornalista del Mondo Franco Stefanoni e il Direttore responsabile del giornale Enrico Romagna Manoja. Il conseguente risarcimento del danno sarà integralmente devoluto per la ricostruzione delle imprese agricole colpite dal terremoto. Questa la dichiarazione del presidente della Coldiretti Sergio Marini.
“Evidentemente Coldiretti dà troppo fastidio, magari le denunce che continuamente avanziamo (con conseguenti sequestri) non sono accettate da molti. Magari l’azione di lobby non riesce a contrastare ciò che si vorrebbe continuare a nascondere: allora si inizia con le minacce e poi con le diffamazioni. Ritengo si stia percorrendo un nuovo filone: la menzogna contrabbandata per verità. A pensare male è peccato, ma spesso ci si prende.
Senza alcun collegamento con quanto sopra, stupisce il grossolano errore in cui è incappato il settimanale “il Mondo”. Detto settimanale ha pubblicato quello che, secondo le sue informazioni, percepisce il presidente della Coldiretti dalla Confederazione: 1,5 milioni di euro l’anno. E’ stato riportato questo dato senza neanche usare il condizionale. Al di là della querela promossa nei confronti del giornale (se mi avessero telefonato di persona o avessero consultato la denuncia dei redditi avrebbero avuto il dato esatto senza alcun problema), mi preme ancora una volta ribadire che il presidente Nazionale di Coldiretti percepisce il compenso come previsto da una apposita delibera degli organi e come puntualmente riportato presso ogni bilancio approvato in Assemblea. Sommando ogni tipo di remunerazione: quella ricevuta da Coldiretti confederale e territoriale con quelle per qualsivoglia eventuali incarichi in società, associazioni, banche, assicurazioni, enti e quant’altro a livello nazionale, comunitario o locale, il compenso omnicomprensivo non può superare il tetto massimo dei 380mila euro annui (al lordo dei contributi previdenziali e al netto delle imposte dirette). Il compenso annuale percepito in qualità di presidente di Coldiretti, pertanto, risulta variabile di anno in anno, ma naturalmente rimane sempre significativamente inferiore al suddetto tetto massimo omnicomprensivo. Mi preme sottolineare che così è oggi e così è stato per tutto l’arco della mia presidenza. Per la precisione, la stessa regola si applica anche ai vice presidenti e ai membri di giunta, solo che in tali casi la cifra di riferimento è ridotta rispettivamente del 60 e del 75 per cento.”