Il maltempo ha colpito a macchia di leopardo ancora nel mezzogiorno con bombe d’acqua e grandine che fanno salire il conto dei danni nelle campagne italiane dove quest’anno si rischia di perdere un frutto su quattro, dalle fragole alle ciliegie, dalle nespole alle albicocche, dalle pere ai meloni fino ai cocomeri. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima perturbazione che interessa il sud mentre a centro nord dove è arrivato il sole è corsa alle semine primaverili di mais, soia, leguminose e patate, ma anche ai trapianti di pomodoro e melone, per recuperare il tempo perduto a causa del maltempo senza tregua nel mese di maggio.
Danni si segnalano in Puglia dove – sottolinea la Coldiretti – le produzioni agricole in campo, pomodori, patate, melanzane, ortive in generale, angurie e mini angurie pronte per essere raccolte risultano falcidiate dal maltempo ma preoccupano anche le condizioni di vigneti e frutteti soprattutto per la raccolta delle ciliegie, con la perdita fino al 60-70% della primizie Bigarreau e Giorgia.
L’anomalia climatica, che si è manifestata anche con temporali violenti e grandine, infatti ha colpito – sottolinea la Coldiretti – in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che iniziano a fare i primi frutti. L’Italia è divisa in due nelle campagne. E mentre al sud si aggiorna il bilancio dei danni, al Nord dove ha smesso di piovere e le temperature si sono alzate si lavora finalmente nei campi per svolgere le tradizionali operazioni colturali ma anche per verificare le perdite e limitare i danni.
Si punta inoltre alla raccolta del foraggio da destinare all’alimentazione degli animali ma la svolta meteo è importante – conclude la Coldiretti – anche per le api in sofferenza con la produzione di miele praticamente azzerata dal maltempo che ha compromesso molte fioriture e impedito la raccolta del nettare.
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