“E’ importante superare il digital divide che spezza il Paese fra zone servite dalla banda larga e altre invece no, fra città e campagne, per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente l’accordo fra CDP e Tim per l’estensione della banda larga su tutto il territorio nazionale.
“Facciamo i conti ogni giorno con insostenibili ritardi sulle infrastrutture telematiche – continua il presidente della Coldiretti – per questo occorre che la fibra e tutti i servizi connessi siano portati nelle aree rurali e messi a disposizione degli imprenditori agricoli per poter usufruire di tutte le opportunità dell’agricoltura 4.0” Il pesante digital divide italiano va colmato – sottolinea la Coldiretti – per poter utilizzare al meglio anche nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie: dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall’impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti.
“Le nuove tecnologie digitali per l’agricoltura 4.0 di precisione sono uno strumento strategico per ripartire da un presente che deve fare i conti con l’emergenza del Covid-19 che ci sta mettendo a dura prova ma che ha anche fatto scoprire l’importanza dell’innovazione per un Paese come l’Italia che sconta pesanti ritardi rispetto agli altri Paesi Europei ha concluso Prandini. Nel 2019 solo il 76,1% delle famiglie italiane disponeva di un accesso internet e appena il 74,7di una connessione a banda larga ma la situazione peggiora notevolmente nelle campagne con appena il68% dei cittadini che dispone di connessione a banda larga nei comuni con meno di duemila abitanti secondo una analisi Coldiretti su dati Istat.
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