Non solo datteri di mare, dai ghiri all’istrice, dagli scoiattoli fino ai pettirossi sono alcuni degli animali che nonostante i divieti finiscono ogni anno sulle tavole degli italiani, danneggiando l’ambiente e favorendo i traffici illegali. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’operazione della Guardia di Finanza sui danneggiamenti provocati dalla pesce illegale dei datteri di mare. Si tratta di molluschi serviti oggi a prezzi proibitivi che alimentano un fiorente mercato illegale ma – sottolinea la Coldiretti – sono molti i piatti illegali preparati nelle diverse regioni, da nord a sud.
Tra i più diffusi c’è – sostiene la Coldiretti – la vietatissima polenta e osei con i pettirossi che rappresenta un vero business per bracconieri che sfidano la legge alla ricerca di questi piccoli uccelli la cui cattura è proibita da anni. Se i pettirossi sono cacciati soprattutto nel centro Italia le peppole, fringuelli, cardellini e frosoni sono più diffusi – precisa la Coldiretti – nella cucina del nord.
Non mancano peraltro i piatti vietati al forno come l’istrice che è particolarmente ricercato nel centro Italia che si contende il primato con gli scoiattoli e i ghiri nel Sud. L’istrice secondo una antica ricetta umbro-toscana viene preparato sott’olio da utilizzare come antipasto oppure accompagna le tradizionali pappardelle.
I ghiri sono molto cacciati in Calabria dove vengono preparati al forno e serviti con le patate lesse e bietola. Ma i divieti – conclude la Coldiretti – riguardano non solo i boschi ma anche il mare dove continuano ad essere pescati gli avannotti di anguilla (ceche) da consumare saltati in padella soprattutto in Toscana con la salvia fino ai datteri di mare serviti illegalmente crudi in molte regioni del sud.
COLDIRETTI – 335 8245417 – 06 4682487 – relazioniesterne@coldiretti.it