E’ importante che l’indagine sulla commercializzazione di pellet radioattivo faccia al piu’ presto chiarezza su eventuali episodi di criminalità che danneggiano un combustibile sicuro che rappresenta una alternativa energetica estremamente interessante dal punto di vista economico e ambientale che consente di risparmiare e di contribuire alla salvaguardia del clima. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’iscrizione nel registro degli indagati del legale rappresentante della Graanul Invest, azienda lituana che produce il pellet ‘Natur Kraft’ risultato radioattivo, da parte della procura della Repubblica di Aosta.
Di fronte agli evidenti rischi è necessario – sottolinea la Coldiretti – garantire la tracciabilità nella produzione di tutte le fonti energetiche rinnovabili, anche in riferimento all’origine della materia prima, che possono offrire una importante risposta ai fabbisogni ambientali ed energetici e rappresentano quindi un fondamentale contributo alla sviluppo sostenibile. L’Italia – continua la Coldiretti – offre grandi opportunità per la produzione di queste fonti alternative di energia ed è importante rafforzare la produzione nazionale per sviluppare la filiera corta che utilizza biomassa proveniente al territorio.
Si stima la presenza di oltre 700mila stufe alimentate a pellets in Italia che è tra i mercati europei piu’ importanti per questo tipo di eco combustibile che utilizza biomassa naturale come i cilindretti di polvere di legno pressati. Negli ultimi cinque anni si è verificato – sottolinea la Coldiretti – un aumento dei consumi nazionali del 400 per cento e, secondo le ultime rilevazioni dell’associazione di settore (Aebiom), tra produzione nazionale e importazioni in Italia sono utilizzati circa un milione di tonnellate di pellets per circa il 65 per cento di provenienza nazionale che garantisce elevato standard di qualità e sicurezza.