?Ma con i ricordi passato alimentano anche business dei nipoti, da agricosmetici a abiti anallergici.
I nonni con i loro risparmi sono di aiuto a più di una famiglia su tre (37 per cento) ma per il 17 per cento sono anche una fonte di utili consigli e suggerimenti che a volte si trasformano in occasioni di lavoro per i giovani nipoti. E’ quanto emerge da una indagine on line sul sito www.coldiretti.it divulgata in occasione del 60esimo anno dalla nascita di “donne impresa” Coldiretti con la prima mostra sui business delle tradizioni che trasformano le esperienze del passato in idee imprenditoriali che creano occupazione e contribuiscono alla ripresa economica. Dal ritorno dei tessuti naturali che dal baco da seta approdano all’atelier attraverso la sapiente tessitura su un telaio di 200 anni fa ai giochi contadini antichi ma azionati da un particolare impianto ad energia solare, dagli accessori country sempre più richiesti dalle nuove generazioni agli agridetersivi ecologici che sfruttano le mille proprietà delle erbe aromatiche, dall’originalissima linea di agribomboniere e l’innovativo servizio di "wedding planner green” agli abiti anallergici con tinture vegetali ma anche la riscoperta delle conserve della nonna e il recupero di bevande antiche che non temono la crisi sono solo alcuni dei suggerimenti dei nonni che alimentano il business della tradizione, censiti dalla Coldiretti. Si tratta di piccoli grandi segreti gelosamente custoditi nelle campagne ed oggi trasmessi dalle nuove generazioni di imprenditrici agricole desiderose di mettere il loro sapere a disposizione di tutte le donne moderne e non solo. L’inventiva delle imprenditrici della Coldiretti che dimostra concretamente che la tradizione può rappresentare un vero e proprio business è davvero notevole ed è presente in tutte le regioni d’Italia. Tra le idee più particolari ci sono quella dell’imprenditrice sarda che partendo dall’allevamento del baco da seta di razza ”Orgosolo” ottiene attraverso una sapiente tessitura su un telaio antico di 200 anni fa “su Lionzu” il copricapo del costume tradizionale femminile di Orgosolo, una benda di seta grezza color giallo ocra che fascia completamente il capo. Il percorso dal baco all’atelier – sottolinea la Coldiretti – è lungo e faticoso ma il risultato è davvero eccellente, i fili vengono fatti passare attraverso una serie di paletti piantati nel terreno e controllati dalle donne più esperte che ne dirigono gli scambi. Dopo questa operazione viene preparata una treccia densa e cangiante di seta che verrà lavorata col telaio formando il tessuto finito. Nelle Marche è stata inaugurata la filiera del cappello a chilometri zero che unisce le qualità del grano locale con lo stile della cappelleria. Ma le nuove esperienze delle donne della Coldiretti sono ancora molte e spaziano dall’imprenditrice del Lazio che organizza l’innovativo servizio di "wedding planner green” con l’obiettivo di proporre soluzioni alternative ed ecocompatibili, dall’allestimento floreale al pranzo nuziale rigorosamente a km zero ma anche divertenti e originali pic-nic in azienda fino alle agribomboniere confezionate con eccellenti prodotti enogastronomici del territorio ciociaro e rifiniture agresti. E ancora dall’ imprenditrice che in Piemonte produce richiestissimi detersivi ecologici realizzati con le piante aromatiche e officinali, dal detersivo per lavastoviglie a base di alloro, ortica, limone e rosmarino, al sapone da bucato a base di sambuco e carota, tutti completamente ecocompatibili tanto da poterli riutilizzare per innaffiare le piante. Un imprenditrice pugliese ha invece riscoperto l’importanza degli abiti anallergici colorati con tinture vegetali senza l’utilizzo di sostanze chimiche. E così attraverso la coltivazione di ortaggi ed erbe tintorie fornisce coloranti naturali per abiti di alta moda. La gamma dei prodotti – sottolinea la Coldiretti – è variegata, si va dalla cipolla rossa e dorata, alla rapa rossa, dal cavolo viola ai carciofi, dall’edera ai mirtilli, dalle bacche di sambuco alle foglie di ulivo fino al melograno all’ortica e alla liquirizia. E ancora con il prepotente ritorno del desiderio di uno stile di vita più sano ritorna anche la riscoperta delle conserve della nonna. E’ così che nasce l’idea imprenditoriale in molte aziende di svelare i trucchi del mestiere e offrire consigli e suggerimenti ad hoc per conservare al meglio i sapori della frutta e della verdura per tutto l’anno. "La capacità di coniugare innovazione con la tradizione è oggi una delle caratteristiche principali del modello di sviluppo agricolo in Italia" ha affermato Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti nel sottolineare che "un contributo importante viene dalle donne che in agricoltura hanno saputo cogliere meglio di tutti le opportunità che vengono dalla multifunzionalità che ha arricchito il settore agricolo".