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Licopene, nuova strada per la spiegazione dei benefici

4 Febbraio 2011
Licopene, nuova strada per la spiegazione dei benefici

Da tempo si cerca di stabilire se effettivamente il licopene possa vantare una attività antiossidante. Addirittura c’è chi lo aveva proposto come alimento funzionale adeguato per la cura dei capelli. Gli studi sulla capacità protettiva per il cuore e le malattie cardiovascolari in genere poi non mancano. E’ tuttora in corso, finanziato dalla Commissione Europea entro il 6° Programma Quadro della Ricerca il progetto Lycocard

Ad oggi però il segnale forte che viene da EFSA, la Agenzia per la Sicurezza Alimentare Europea, è negativo: nessun alimento né integratore con licopene può vantare supposte funzioni positive per la salute, stando alla revisione scientifica effettuata dal suo panel specializzato. Non solo, ma addirittura- e considerato che il licopene viene pure aggiunto ad alcuni alimenti trasformati come colorante- vi sarebbe anche una dose giornaliera raccomandata da non superaresi (EFSA prevede che l’assunzione di licopene di origine naturale e come colorante alimentare non dovrebbe superare la Dose Giornaliera Ammissibile (DGA) di 0,5 mg/kg p.c./giorno.

Ma è la volta di una nuova ricerca, che metterebbe in luce la capacità del licopene di attivare la risposta antiossidante del corpo umano, tramite la SOD (super-ossido-dismutasi). La ricerca sudcoreana, avrebbe infatti messo a confronto un gruppo di pazienti cui veniva somministrata per 8 settimane consecutive una dose giornaliera da 15 milligrammi di licopene (l’equivalente di circa 150 grammi di passata di pomodoro), con un gruppo di controllo.

Si è potuto così osservare che il gruppo cui veniva somministrata la dose di licopene aumentava la produzione di SOD; un enzima con forte capacità antiossidante. Inoltre,veniva riscontrata una riduzione dei danni al DNA nelle cellule plasmatiche . La pubblicazione,è apparsa su Atherosclerosis, rivista internazionale. Ma non è finita. Infatti la pressione sistolica verrebbe ridotta e la proteina C  indice di stress e infiammazione verrebbe ridotta. Va notato che la proteina C reattiva è indice di infiammazione in grado di predire effetti cardiovascolari avversi. Insomma, il licopene avrebbe un effetto protettivo nell’aterosclerosi, proteggendo la funzione endoteliale. Tali risultati, come ha commentato il ricercatore Jong Ho Lee dell’Università di Yonsei in Sud Corea, si aggiungerebbero agli altri esistenti da qualche tempo sul licopone. Nella loro ricerca sono stati arruolati 126 uomini in salute con età media di 34 anni e Indice di Massa Corporea medio di 24 kg/m2, e assegnati casualmente a supplementazione con licopene (6 o 12 milligrammi) o nulla (placebo).

Il licopene ricordiamolo, è un pigmento naturale della famiglia dei carotenidi presente negli alimenti di colore rosso di origine vegetale (pomodori, cocomero, etc). Nel tempo varie ricerche si sono focalizzate  sui benefici per il cuore, la pressione sanguigna, la prostata, l’osteoporosi, la pelle e altri beneifici.

Alla fine del periodo, i ricercatori hanno notato un aumento di 2.37 unità per millimetro nel gruppo che aveva ricevuto la dose maggiore, comparato con un aumento di 1.73 unità per millimetro con il gruppo cui erano somministrati 6 milligrammi, e addirittura una diminuzione nel gruppo cui è stato somministrato il placebo.  Inoltre i marcatori di danno cellulare (DNA) apparivano ridotti nel gruppo che ha ricevuto alte dosi, a confronto con gli altri gruppi. La funzione endoteliale, ovvero quella che consente di modulare la coagulazione e le interazioni con le cellule ematiche, leucociti e piastrine è una funzione di primissimo piano, che ha portato a considerare l’endotelio come un vero e proprio organo del corpo umano. In caso di compromissione delle attività endoteliali, avviene il fenomeno di rilascio di molecole adesive alla superficie con secrezione di sostanze biologicamente attive (citochine, fattori di crescita, radicali liberi, ecc.), che sono responsabili dell’attivazione dei leucociti e del controllo del tono vasale. Sebbene la disfunzione riguardi tutte le funzioni endoteliali, clinicamente la disfunzione endoteliale viene valutata principalmente come compromissione della vasodilatazione endotelio-dipendente a livello del circolo coronarico

La cosa interessante è che i soggetti che sembrano aver tratto maggiore giovamento dalla somministrazione di licopene sono proprio quelli che avevano una funzionalità endoteliale inizialmente più compromessa. Un altro dato di sicuro interesse riguarda gli effetti sinergici riscontrati dallo studio del licopene con il betacarotene  (l’integratore somministrato in capsule conteneva anche 0,5 mg di betacarotene), ugualmente riconosciuto come antiossidante e fattore protettivo per l’aterosclerosi.

In tale contesto è stato pertanto verificato un presupposto noto in medicina nutrizionale, ovvero che i fitoestratti e le sostanze non-nutrizionali quali appunto licopene e betacarotene- giocano un ruolo sinergico e spesso non isolabile in vitro. O comunque, che genera effetti congiunti sulla salute umana. Una ragione in più per nutrirsi di cibo vero, di frutta e di verdura, e lasciare perdere gli integratori, che da soli possono addirittura aumentare il rischio di alcune malattie- come peraltro si era scoperto nel caso di supplementazione di betacarotene e vitamina E per la prevenzione di malattie cardiovascolari.

Sono soprattutto le condizioni climatiche (insolazione e tipo di terreno), insieme alla varietà, ad influenzare maggiormente il contenuto di licopene; recenti studi hanno infatti dimostrato come il licopene e la vitamina C siano presenti in concentrazioni nettamente superiori nel Ciliegino di Pachino rispetto alle altre varietà.