Per tutelare i lavoratori islamici dal rischio di colpi di calore è importante la deroga al divieto di bere durante il giorno dopo i casi di malore che si sono verificati nel passato. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le parole dell’imam egiziano Ahmad al Sakka, laureato all’universita’ islamica al-Azhar del Cairo che dalla moschea di Roma ha sostenuto che durante il mese del Ramadan i musulmani che lavorano nei campi sotto il sole e nel caldo torrido possono bere acqua durante il giorno senza violare regole. "Ci sono casi speciali in cui e’ lecito per un musulmano derogare al divieto di bere acqua durante il giorno nel Ramadan – ha spiegato l’imam, tramite Mario Scialoja, uno degli amministratori del centro islamico – in particolare e’ esente dal divieto chi lavora in condizioni molto pesanti, come ad esempio chi sta nei campi sotto il sole a temperature torride o chi e’ impegnato nelle acciaierie davanti ai forni". Si tratta di una precisazione importante per evitare rischi per la salute di chi – sottolinea la Coldiretti – lavora in campagna a trenta gradi sotto il sole senza una adeguata alimentazione. Bere acqua quando si fanno lavori pesanti in pieno campo con temperature alte e forti percentuali di umidita’ – continua la Coldiretti – e’ una necessita’ vitale. In passato si erano verificate incomprensioni tra imprenditori agricoli e lavoratori islamici durante il mese sacro anche con il verificarsi anche di malori per il rifiuto a bere. L’autorevole parere e’ dunque – conclude la Coldiretti – un importante contributo alla prevenzione a favore della quale in alcune aree particolarmente sensibili si e’ anche intervenuti distribuendo opuscoli informativi in quattro lingue per la prevenzione dai rischi da colpi di calore a garanzia della salute e sicurezza del lavoro.
23 Agosto 2010
RAMADAN – Può bere di giorno chi lavora nei campi ( 11-08-2010)