ARTICOLO | Archivio

Revisione tenore massimo aflatossine nei fichi secchi, regolamento 1058/2012

24 Gennaio 2013
Revisione tenore massimo aflatossine nei fichi secchi, regolamento 1058/2012

In passato si è considerato, per i fichi secchi,  esclusivamente il limite massimo di 4 ?g/kg (microgrammi per kilogrammo) di aflatossine. Tale valore era recepito nel reg. 1881/2006.

Per contro, il Codex Alimentarius aveva stabilito come accettabile per i fichi secchi un valore di10 ?g/kg per la somma di tutte le aflatossine presenti (aflatossina B1 + G1 + B2 + G2), senza dare particolare valore alla aflatossina B1. Tuttavia le conoscenze scientifiche sembrano dimostrare che quel che conta è la proporzione della B1 sulle altre tossine, in ragione della sua particolare pericolosità, come peraltro richiesto dal reg. (CE) 1881/2006.

 La Commissione, in seguito a studi di EFSA, ha ritenuto di alzare i limiti di aflatossine complessive nei fichi secchi, sia il tenore della B1 in quanto tale.  In base ad EFSA, l’aumento da 4 a 10 nanogrammi come limite massimo per la sommatoria di aflatossine, porterebbe l’esposizione complessiva di aflatossine per un adulto ad un aumento compreso tra lo 0,15% e lo 0,26%.

-I nuovi valori autorizzati come limiti massimi nei fichi secchi saranno di 6 ?g/kg per la B1 e 10 ?g/kg per la somma delle aflatossine. Questo in ragione di considerazioni pratiche (si è visto che è il dato dei risultati dello studio usato dalla CE e del 2005) e del fatto che tale aumento non sembra produrre effetti avversi per la salute pubblica, stando alla Commissione Europea.

– Per altri tipi di frutta secca destinati a cernita, vale poi per la B1 il limite di 5 ?g/kg e per la sommatoria di 10 ?g/kg.

– Per contro, per frutta secca (diversa da fichi secchi) destinata al consumo umano diretto, vale poi per la B1 il limite di 2 ?g/kg e per la sommatoria di 4 ?g/kg.

Ricordiamo che uno dei problemi frequenti circa il RASFF riguarda proprio la presenza di aflatossine in fichi secchi, e frutta secca in genere, oltre i limiti “europei”. In partite che spesso vengono- e sono state- fermate alle frontiere dopo i controlli di routine.

Nel 2012, la nuova legislazione Ue sull’importazione di alcuni prodotti alimentari dai paesi terzi a rischio di contaminazione da aflatossine (Reg. 274/2012)  ha allentato i controlli su nocciole dalla Turchia e noci del Brasile, “in ragione del numero ‘molto esiguo’ di non conformità”.