E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la Raccomandazione della Commissione del 3 marzo 2014 sul monitoraggio di tracce di ritardanti di fiamma bromati negli alimenti.
I ritardanti di fiamma bromati (BFR) sono miscele di sostanze chimiche artificiali che vengono aggiunte a un’ampia gamma di prodotti, anche per uso industriale, per renderli infiammabili. Sono spesso impiegati nelle plastiche, negli articoli tessili e nelle apparecchiature elettriche/elettroniche.
Esistono cinque classi principali di BFR:
- eteri bifenili polibromurati (PBDE) – plastiche, articoli tessili, corpi elettronici, sistemi di circuiti
- esabromociclododecani (HBCDD) – isolamento termico nell’edilizia
- tetrabromobisfenolo A (TBBPA) e altri fenoli – circuiti stampati, termoplastiche (soprattutto nei televisori)
- bifenili polibromurati (PBB) – dispositivi di largo consumo, articoli tessili, schiume plastiche
- altri ritardanti di fiamma bromurati.
A causa della loro persistenza nell’ambiente, tali sostanze chimiche possono comportare rischi per la salute pubblica. I prodotti trattati con BFR, ancora in uso o sotto forma di rifiuti, lasciano “filtrare” i BFR nell’ambiente e contaminano l’aria, il suolo e l’acqua. Questi contaminanti possono successivamente penetrare nella catena alimentare, dove si rinvengono soprattutto negli alimenti di origine animale come il pesce, la carne, il latte e i prodotti derivati.
Il gruppo scientifico dell’EFSA sui contaminanti nella catena alimentare ha adottato tra il settembre 2010 e il settembre 2012 sei pareri scientifici su diverse classi di ritardanti di fiamma bromati.
L’Authority ha raccomandato che siano rilevati, per alcune classi, dati più dettagliati sui livelli di tali sostanze nei prodotti alimentari e nell’uomo.
Con la raccomandazione 2014/1187 UE, la Commissione europea invita gli Stati membri a effettuare nel 2014 e nel 2015 il monitoraggio della presenza di ritardanti di fiamma bromati negli alimenti. Al fine di consentire una stima esatta dell’esposizione il monitoraggio dovrebbe interessare un’ampia varietà di prodotti alimentari che tenga conto delle abitudini di consumo. La gamma dei prodotti comprende uova, prodotti a base di uova, latte, prodotti lattiero-caseari, carni, prodotti a base di carne, grassi e oli animali e vegetali, pesci e altri prodotti della pesca in mare, i prodotti destinati ad una alimentazione particolare oltre che agli alimenti per lattanti e la prima infanzia.
Le analisi andranno effettuate in conformità del regolamento (CE) n. 882/2004, applicando un metodo di analisi che abbia dimostrato di produrre risultati affidabili. Infine, gli Stati membri dovranno trasmettere regolarmente all’EFSA i dati del monitoraggio (espressi sulla base del peso o dei grassi complessivi), con le informazioni e nel formato elettronico previsti dall’Authority ai fini del loro inserimento in una banca dati unica, nonché fornire i dati degli anni precedenti ottenuti tramite un metodo d’analisi che abbia dimostrato di produrre risultati affidabili al fine di monitorare le tendenze nell’esposizione.