Il Ministero delle Politiche Agricole, a seguito della richiesta presentata da Coldiretti, ha emanato la circolare prot. n. 169145 del 13 aprile 2022 relativa ai criteri nazionali in materia di rotazioni colturali a seguito della crisi ucraina.
La richiesta nasce dall’esigenza di favorire la semina delle colture per le quali la crisi Ucraina ha causato una carenza che rischia di trasformarsi, nei prossimi mesi, in una emergenza nazionale. L’obiettivo è quindi quello di sostenere la produzione nazionale biologica, nel rispetto delle regole europee specifiche per il biologico.
L’allarme per la scarsa disponibilità di mangime biologico è stato lanciato da Coldiretti Bio, associazione delle imprese biologiche e biodinamiche di Coldiretti, che ha registrato un aumento generalizzato dei prezzi pari mediamente al 20-30% fino a picchi di oltre il 50 %.
Le materie prime proteiche da agricoltura biologica scarseggiano con conseguente riduzione del loro impiego nelle percentuali della quota di composizione della razione alimentare giornaliera, con rischio di abbassamento della qualità del prodotto.
Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, Il Ministero ha accolto la richiesta presentata e ha stabilito che per la sola corrente campagna agraria sono da considerarsi conformi quelle rotazioni colturali che prevedono la semina di mais e girasole senza che siano rispettati i due cicli di colture principali di specie differenti, fatto salvo il pieno rispetto della normativa europea in materia di agricoltura biologica.
Per quanto riguarda gli organismi di controllo, sono tenuti alla valutazione della conformità alla normativa europea della rotazione colturale adottata dall’azienda agricola biologica alla luce del piano di gestione agronomica e della fertilità adottato dalle aziende agricole biologiche.