COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 24 maggio 2023

24 Maggio 2023
News La Forza del Territorio del 24 maggio 2023

Primo piano

TOSCANA

GIA’ 7 EVENTI ESTREMI DA INIZIO ANNO

Il dato statistico degli eventi estremi 2022 su 2021: + 150%

Dall’inizio dell’anno sono già 7 gli eventi estremi tra bombe d’acqua, grandinate, gelate, trombe d’aria, esondazioni e frane che hanno colpito duramente la Toscana causando nelle campagne milioni di euro di danni alle coltivazioni e alle strutture aziendali e mettendo a rischio la biodiversità. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati dell’Osservatorio Nazionale “Città Clima” secondo cui gli eventi estremi sono aumentati, a cavallo tra il 2022 ed il 2021, del 150%.  

Solo le gelate del mese di aprile sono costate a 170 imprese agricole, secondo una prima mappatura della Regione Toscana, poco più di oltre 8 milioni di euro. Resta ancora invece molto difficile fare un bilancio nell’Alto Mugello dove la situazione è molto complicata se pur in lento miglioramento soprattutto a Palazzuolo sul Senio e per gli allevamenti. La presenza di numerose frane e smottamenti mette in pericolo la prossima fienagione e la manutenzione dei preziosi castagneti del Marrone del Mugello IGP, una delle principali fonti di reddito agricole della zona. Le “slavine” di fango hanno travolto anche i frutteti che dovranno ora essere ripiantati.  “E’ una primavera choc per la nostra agricoltura che è indifesa di fronte alla violenza di calamità di questo genere.  – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – Tutti gli incubi degli agricoltori si sono materializzati in poche settimane: ad aprile le temute gelate dopo una primavera anticipata, poi l’arrivo della pioggia ci aveva fatto tirare un sospiro di sollievo rilanciando la prossima annata agricola ma in alcune aree, a macchia di leopardo, hanno portato anche grandine come accaduto nel Chianti e nel Pisano tra Volterra, Cascina e Lari mentre nell’Alto Mugello è successo l’inimmaginabile. Tanta acqua così, in poche ore, non si era mai vista. Negli ultimi 30 giorni sono caduti di quasi 400 mm di precipitazioni tra Marradi, Firenzuola e Palazzolo sul Senio. Lo scorso anno, nel mese di maggio, in tutta la provincia di Firenze, 35 mm. Abbiamo perso il conto delle frane nei terreni agricoli e nei pascoli dove ora esiste anche un problema di sicurezza legato alle operazioni colturali e all’impiego dei trattori. E siamo molto preoccupati per i tempi di ripristino della viabilità per assicurare i rifornimenti e tutto l’occorrente agli allevamenti”.

Le bombe d’acqua, si abbattono – spiega Coldiretti Toscana – su un territorio dove il 100% dei comuni della regione si trova in aree a pericolosità da frana P3-P4, idraulica media o erosione costiera reso più fragile dalla cementificazione, dall’abbandono e dal consumo del suolo. Uno scenario aggravato dalla crisi climatica. Per affrontare le pesanti conseguenze dei cambiamenti climatici – precisa Coldiretti Toscana – servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia. Dall’attuazione del piano invasi per aumentare esponenzialmente la capacità di stoccaggio delle piogge meteoriche – oggi ne conserviamo appena l’11% mentre tutto il resto scorre verso il mare – per rilasciarle nel momento del bisogno all’approvazione della legge sul consumo di suolo, ancora ferma in Parlamento da quasi un decennio, che potrebbe dotare il Paese di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio. Ma servono anche più investimenti sull’agricoltura di precisione ed incrementare le superfici irrigabili che in Toscana sono appena il 14%.

 

Dal Territorio

 

UMBRIA, “BELLEZZA AGROALIMENTARE ITALIANO TUTELE AGROMAFIE E NUOVE MINACCE”

Oggi a Perugia, il Seminario promosso da Coldiretti Umbria, Fondazione Osservatorio Agromafie e Comando Legione Carabinieri Umbria, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia.

“La bellezza dell’agroalimentare italiano tra tutele, agromafie e nuove minacce”: questo il titolo del Seminario svoltosi oggi a Perugia presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università organizzato da Coldiretti Umbria, Fondazione Osservatorio Agromafie e Comando Legione Carabinieri Umbria, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia.

“Il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 580 miliardi di euro nel 2022 nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina” ha spiegato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il Made in Italy a tavola vale quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio”. “La pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori” ha continuato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare che “dal nutriscore alle etichette allarmistiche sul vino, il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche e ideologiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti, indipendentemente dalle quantità consumate, e di aprire la strada ai cibi sintetici con pericoli per la salute e l’ambiente”.

“È necessario un profondo lavoro di risistemazione che riguarda il contrasto alle frodi dei prodotti alimentari, considerata l’attuale carenza di un sistema sanzionatorio per comportamenti criminosi capaci di causare danni al mercato, alla concorrenza come pure al pubblico dei consumatori – ha affermato Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Osservatorio Agromafie. Lo scopo – ha aggiunto Caselli – è di affidare alle norme penali non soltanto il compito, da sempre riconosciuto, di punire i comportamenti illeciti, ma di tutelare beni ulteriori e diversi dalla generica lealtà commerciale, valorizzando, in particolare il consumatore finale di alimenti ed il patrimonio agroalimentare di comunità territoriali”.

Il Generale Gerardo Iorio Comandante della Legione Carabinieri Umbria ha evidenziato che “L’Arma dei Carabinieri garantisce la tutela di questo fondamentale settore produttivo attraverso l’impiego integrato delle Stazioni territoriali, forestali e dei comparti di specialità, come i NAS, i Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare, i Nuclei operativi ecologici, i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, con specifiche competenze ad alto contenuto tecnico operativo”.

Maurizio Oliviero Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia ha sottolineato che “L’Università degli Studi di Perugia prosegue con forza nel suo impegno per la valorizzazione e la custodia delle straordinarie risorse del nostro Paese, a favore della legalità, della dignità delle persone e contro tutte le mafie. L’evento di oggi è particolarmente significativo, in quanto interessa un settore strategico che abbraccia l’intero territorio nazionale e che riguarda la vita di ognuno di noi, con una doppia direttrice. Da un lato, il fondamentale dibattito sul cibo italiano, prezioso patrimonio di noi tutti, sulla sua tutela e sulle filiere a esso collegate. Dall’altro, quello sulla legalità e la lotta alla criminalità, che riguarda fenomeni quali il caporalato, il controllo dei trasporti e della distribuzione, la contraffazione e lo smaltimento illegale di rifiuti. L’Ateneo mette volentieri a disposizione le sue risorse e le sue alte competenze scientifiche per supportare il contrasto di questi fenomeni e dare il suo contributo al benessere di tutte e di tutti”.

 

PIEMONTE, “IL CUORE GIOVANE DELLA COLDIRETTI”

Storia e crescita imprenditoriale nel libro di Nunzio Primavera

Presentato nel contesto del Salone internazionale del Libro, a Torino, “Il cuore giovane della Coldiretti”, di Nunzio Primavera, dedicato all’emancipazione e crescita imprenditoriale delle nuove generazioni nelle campagne italiane. L’autore ha dialogato con il presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, e con il delegato di Giovani Impresa Piemonte, Danilo Merlo.

“La Coldiretti nasce giovane, con un presidente, Paolo Bonomi, appena trentenne, e ha sempre mantenuto una particolare attenzione ai giovani – fa notare Danilo Merlo delegato Giovani Impresa Piemonte -. Gioventù, freschezza, innovazione, capacità di rompere gli schemi, voglia di osare sono stati e restano i tratti della maggiore organizzazione agricola europea. Come si evince pagina dopo pagina dal libro di Primavera, sono numerosissime le similitudini tra noi giovani imprenditori agricoli di oggi e quelli dell’inizio della storia della nostra Coldiretti: dall’obiettivo della formazione alla crescita nella rappresentanza, dal concorso Oscar Green che ha avuto un predecessore in quello che si chiamava Quadrifoglio d’oro alle varie battaglie che i giovani hanno sempre condotto stando in prima linea. Insomma, dai giovani è sempre arrivata una forte spinta e hanno sempre saputo immaginare e concretizzare soluzioni innovative con l’ambizione di poter contribuire a progettare il futuro”.

“Una lunga storia complessa che si dipana dal 1944, data della nascita della Federazione nazionale dei coltivatori diretti, ad oggi, segnata da una partecipazione alla vita del Paese, con la capacità di condizionare i cambiamenti epocali finalizzando l’azione sindacale alla tutela degli agricoltori, ma soprattutto al sostegno della loro emancipazione e crescita: è quanto emerge vividamente dal libro di Nunzio Primavera – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale-. Ci sono stati cambi epocali che hanno portato anche a evoluzioni organizzative per cui oggi Coldiretti è la cerniera tra agricoltura e società. I giovani, come spiega bene nella sua analisi Primavera, sono sempre stati in prima fila quando la nostra Organizzazione ha investito sulle filiere, sulla vendita diretta creando una rete di mercati di Campagna Amica diventati il punto di riferimento di un network mondiale e sulle energie rinnovabili nuova frontiera di una vera politica green”.

 

MARCHE, SENIOR: CONFERMA IL PESARESE MAURI ALLA GUIDA DEL MOVIMENTO

Sarà ancora Maurizio Mauri a guidare i “senior” di Coldiretti, la Federpensionati degli agricoltori di una regione dove gli over 80 rappresentano quasi il 9% della popolazione. Lo ha deciso l’assemblea regionale che si è riunita ieri pomeriggio ad Ancona alla presenza della presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, e del direttore regionale Alberto Frau. Mauri, 70 anni, ha un’azienda agricola a Lunano dove coltiva visciole, produce marmellate e vini aromatizzati che vende anche nei mercati di Campagna Amica. Già presidente provinciale di Pesaro Urbino, è stato eletto promosso al regionale nel 2018. Ora la conferma e l’intenzione di avviare subito un confronto con le altre componenti del movimento: le donne e i giovani. “Gli anziani – spiegano da Coldiretti Marche – sono la memoria storica della tradizione agricola marchigiana e testimoniano, con la loro tempra, i benefici dell’attività condotta a contatto con la natura come dimostrato scientificamente dallo studio Inrca, con il quale abbiamo collaborato, che ha messo in evidenza salute e miglior qualità della vita migliore negli anziani che conducono la loro vita in ambienti rurali evitando la sedentarietà”. Nel settore agricolo circa il 20% degli occupati ha più di 65 anni e tra i coltivatori diretti sono oltre 3mila quelli ad aver superato le 70 candeline.

 

LIGURIA, CAP ABILITY, LA PAC ENTRA IN AULA AD ALBENGA CON I GIOVANI COLDIRETTI

CAP ABILITY è un’iniziativa di informazione e divulgazione sulle prospettive dell’agricoltura del futuro attraverso una lettura delle direttrici della PAC (Politica Agricola Comunitaria) che utilizza materiali multimediali di facile fruizione, al fine di avviare un confronto con le nuove generazioni sull’agroalimentare italiano ed europeo. Un progetto importante, che ha coinvolto anche la Liguria e i suoi giovani, i quali – nella mattinata di martedì 23 maggio – hanno portato la PAC sui banchi dell’IS Agrario Giancardi-Galilei-Aicardi di Albenga (SV), coinvolgendo 53 ragazzi delle classi quarte e quinte dell’Istituto. Presenti all’incontro anche il Segretario regionale di Coldiretti Giovani Impresa Liguria, Fabio Zambarino, e la Segretaria del Movimento per la provincia di Savona, Elisa Gerini.

“La metodologia individuata dal CAP ABILITY è piuttosto immediata – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – in quanto prevede che il docente, con il supporto degli operatori Coldiretti, presenti agli studenti il kit messo a loro disposizione, monitorando la consultazione dei materiali informativi e sottoponendo loro, infine, un questionario finale di valutazione”.

Tra gli argomenti affrontati nel corso della mattinata l’agricoltura nella strategia del Green Deal, la nuova PAC e 20 brevi video testimonianze di giovani imprenditori vincitori degli Oscar Green, il concorso di Coldiretti Giovani Impresa che premia l’innovazione in agricoltura.

 

PUGLIA, GRANO: +318% IMPORT DA UCRAINA; DA CANADA IMPORT AUMENTATO DI 6 VOLTE

Le importazioni in Italia di grano proveniente dall’Ucraina sono aumentate del 318% per un quantitativo pari a circa 90 milioni di chili nel primo bimestre del 2023. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi due mesi dell’anno in riferimento alla proroga di 2 mesi dell’accordo per i trasporti di cereali dal Mar Nero raggiunto tra Russia e Ucraina con la mediazione di Nazioni Unite e Turchia.

Solo il 55% dei prodotti agricoli che hanno lasciato l’Ucraina dopo l’accordo hanno raggiunto i Paesi in via di sviluppo, come quelli del Nord Africa e dell’Asia, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga sui prodotti agricoli partiti da agosto 2022 a febbraio 2023 dai porti di Chornomorsk (36,4% del totale), Yuzhny (35,8%) e Odessa (27,8%).

Ma a gennaio 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono aumentate di sei volte anche le importazioni in Italia di grano duro dal Canada dove si utilizza il glifosate in preraccolta come disseccante secondo modalità vietate in Italia, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat. Una concorrenza sleale nei confronti dei nostri agricoltori ma anche una preoccupazione per la salute dalle quali i cittadini posso difendersi scegliendo le confezioni con prodotto 100% italiano, grazie alla battaglia della Coldiretti sull’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta. E’ quindi strategico – precisa la Coldiretti – far ripartire la commissione unica nazionale (CUN) per il prezzo indicativo in Italia del grano duro come sostenuto anche dal Ministro dell’agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.

Intanto, il grano duro per la pasta viene pagato circa 36 centesimi al chilo ad un valore che non copre i costi di produzione ed è inferiore di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo scorso anno mentre il prezzo della pasta è aumentato il doppio dell’inflazione.

La pasta – sottolinea la Coldiretti Puglia – è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua è non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori. Una distorsione che appare chiara anche dall’andamento dei prezzi medi al consumo che secondo l’Osservatorio del Ministero del Made in Italy variano per la pasta da 1,50 a 2,3 euro al chilo, mentre le quotazioni del grano sono in caduta libera, insiste Coldiretti Puglia. Una anomalia di mercato sulla quale – sostiene la Coldiretti – è bene fare chiarezza anche sulla base della nuova normativa sulle pratiche sleali a tutela delle 200mila imprese agricole che coltivano grano. I ricavi – insiste la Coldiretti – non coprono infatti i costi sostenuti dalle imprese agricole e mettono a rischio le semine ma anche la sovranità alimentare del Paese. Le superfici agricole coltivate a frumento duro, secondo le prime previsioni del Masaf per quest’anno, sono in flessione per un investimento di 1,22 milioni ettari con una riduzione di circa il 2% rispetto all’anno precedente.

Siamo di fronte a manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada dove il grano – precisa la Coldiretti – viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa per uso del glifosate nella fase di preraccolta.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano, con 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia – hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

Importante – dice la Coldiretti – anche investire nella ricerca che, come motore dell’innovazione varietale, deve rispondere non solo alle richieste qualitative del mondo industriale, ma anche rispondere alle nuove esigenze produttive e di resilienza verso gli effetti del cambiamento climatico, rispondendo al contempo alle nuove richieste di sostenibilità volute dalla nuova Politica Agricola Comunitaria. Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali per garantire prezzi giusti ed una più equa distribuzione del valore a tutela dei consumatori degli agricoltori contro le pratiche sleali., perché l’Italia – conclude Coldiretti – può aumentare significativamente le produzioni di grano duro e di grano tenero, dando certezze rispetto alla giusta redditività per il lavoro degli agricoltori e dalla filiera intera.

 

VALLE D’AOSTA, BIODIVERSITÀ: 80% CONSUMATORI “A CACCIA” DI CIBO CONTADINO

Sono circa 25 milioni gli italiani che acquistano cibo dai contadini trainati da una nuova sensibilità verso i cibi salutari ma anche dalla volontà di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che portano in tavola. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, diffusa in occasione della prima mostra mercato “internazionale” promossa dalla “World Farmers Market Coalition” con Campagna Amica a Palazzo Rospigliosi a Roma per la giornata mondiale della biodiversità proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. L’Italia è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 15.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica per un fatturato nazionale della filiera corta con vendita diretta che raggiunge i 6 miliardi di euro all’anno.

A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualità. Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche acquistare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori in Valle d’Aosta dal 2020 è pari al 22,2% rispetto alle attività primarie, facendo che sì che la nostra Regione abbia la percentuale maggiore rispetto al resto d’Italia.

Grazie al progetto economico di filiera corta di “Campagna Amica”, in Valle d’Aosta è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano oltre 120 giornate di apertura, circa 45 produttori coinvolti che hanno intercettato oltre 45 mila consumatori.

Ma le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano anche del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra e garantiscono un contributo importante alla lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici che provocano danni e vittime in tutto il mondo. È stato calcolato infatti che – sottolinea la Coldiretti – un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto aereo.

“Ma la rete dei farmers markets svolge anche un’importante funzione sociale spingendo la riscoperta della vita di comunità, – afferma Daniele Cova , coordinatore regionale Campagna Amica – sostenendo la libertà di scelta e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti, promuovendo l’educazione alimentare, diffondendo la conoscenza dei territori”.

“L’affermazione del mercato coperto degli agricoltori ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane – commentano Alessio Nicoletta e Elio Gasco rispettivamente Presidente e Direttore Coldiretti Valle d’Aosta – con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini offrono un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla guerra riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori”.

“Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana che premia la multifunzionalità dell’agricoltura e che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale” concludono Nicoletta e Gasco nel sottolineare che “siamo di fronte a una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.

 

IMPERIA, GIANLUCA BOERI CONFERMATO ALLA GUIDA

“Ripartiamo da progetti concreti”

Giovanni Luca Boeri è stato confermato Presidente di Coldiretti Imperia, eletto nella giornata di ieri assieme al Consiglio direttivo composto da Federico Allavena, Danila Sismondini (zona di Ventimiglia), Andrea Baldizzone, Paolo Boeri, Denis Bassan (zona di Sanremo/Taggia), Valter Fossati, Riccardo Fazio, Andrea Ranoisio, Carlo Siffredi e Simona Brizio (zona di Imperia), cui si aggiungono i rappresentanti dei tre movimenti provinciali: il Delegato dei Giovani, Gioele Calvi, la Rappresentante Donne Impresa, Antonella Monica Rovera, e il Presidente dei Senior Coldiretti, Fernando Sasso.

L’Assemblea elettiva ha avuto luogo presso la Sala Multimediale della Camera di Commercio di Imperia, aperta dai saluti istituzionali del padrone di casa, Enrico Lupi, Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, con il gradito augurio a tutta la Coldiretti di portare avanti anche nel prossimo quinquennio l’ottimo lavoro svolto sul territorio.

Con la chiusura dell’Assemblea elettiva provinciale – preceduta dall’approvazione di un bilancio che ci lascia decisamente positivi e propositivi – volge, dunque, al termine il rinnovo delle cariche di Coldiretti Imperia, iniziato nei mesi scorsi con l’elezione dei Presidenti e Vicepresidenti delle 18 sezioni comunali e intercomunali della Provincia, del Presidente di Federpensionati, del Delegato Giovani Impresa Coldiretti e della Responsabile provinciale Donne Impresa. Con la conferma a Presidente di Gianluca Boeri e l’elezione del Consiglio ha dunque il via il mandato quinquennale di questa dirigenza, che guiderà la prima Organizzazione datoriale Agricola del territorio fino al 2028.

“Sono felicissimo di quanto emerso durante questa importante giornata – commenta Gianluca Boeri, neoeletto Presidente di Coldiretti Imperia per il secondo mandato consecutivo – e della fiducia che ancora una volta i soci imperiesi hanno scelto di riporre in me. Essere riconfermato alla guida di Coldiretti Imperia sottintende, chiaramente, una grande responsabilità, che sono pronto ad assumermi nuovamente, con tutto l’entusiasmo e la propositività che hanno contraddistinto questi ultimi 5 anni”. Un quinquennio intenso, difficile, in cui abbiamo attraversato e dovuto far fronte anche a una pandemia, a una crisi economica, agli esiti del cambiamento climatico e alle conseguenze del conflitto russo-ucraino. Un quinquennio fatto sia di grandi successi che di insuccessi, come è fisiologico che sia. “Indipendentemente dal risultato ottenuto – aggiunge il Direttore di Coldiretti Imperia, Domenico Pautasso – in questi ultimi 5 anni accanto a Gianluca, e più in generale nei miei 6 anni da Direttore della Federazione imperiese, tutto ciò che abbiamo messo in atto è stato fatto con giudizio, impegno e passione, operando sempre con senso di responsabilità, per le nostre aziende e per le generazioni future”.

“I risultati del nostro lavoro, del lavoro di tutti – continua Boeri – stanno finalmente cominciando ad arrivare, e lo dico con grande orgoglio. Da oggi, però, si apre un nuovo capitolo: oggi ripartiamo con lo stesso entusiasmo di 5 anni fa e con la stessa determinazione, perché sono, siamo consapevoli che le difficoltà da affrontare, vissute quotidianamente dalle nostre aziende, sono ancora molte. Proprio per questo siamo impegnati su diversi fronti, a cominciare dal PNRR, dal PSR, dalla lotta agli ungulati e, più in generale, alla fauna selvatica e dalla crisi idrica, che sulla provincia di Imperia vede e vive gli aspetti più critici. Ma non solo: in questo mandato, oltre a denunciare a gran voce i problemi e a proporre soluzioni, dobbiamo dimostrarci bravi ad essere davvero costruttivi, ad arrivare dalle Istituzioni con dei “semilavorati”, dei progetti cantierabili, per portare risoluzioni pratiche ai principali problemi che interessano l’intero comparto. Solo attraverso iniziative concrete riusciremo a essere utili ai nostri associati e funzionali al nostro territorio, per far sì che la provincia di Imperia diventi sempre più importante nel panorama nazionale e internazionale”.

Gianluca Boeri nasce a Taggia nel 1983. Laureato in Florovivaismo, gestione aree verdi e difesa integrata delle colture, è titolare dell’omonima azienda florovivaistica taggiasca, specializzata nella coltivazione di fiori recisi e che vanta ad oggi circa 4 ettari di coltivazioni protette destinate a varie tipologie di fronde verdi, oltre a circa 1,5 ettari di superficie con più di 100mila piante di ranuncolo e 3000 piante di Peonia erbacea da reciso. Il suo percorso all’interno della Federazione regionale ligure della Coldiretti è iniziato con la delega provinciale Giovani Impresa, proseguendo poi a partire dal 2015 con l’incarico di Vicepresidente di Coldiretti Imperia, all’interno della provincia dove si concentra la maggiore produzione floricola di fiore reciso e fronde ornamentali della Liguria. Il tutto è culminato nel 2018 con la prima elezione a Presidente regionale dell’Organizzazione e con la nomina a membro della consulta florovivaistica nazionale di Coldiretti. Da febbraio 2023 Gianluca Boeri è, inoltre, stato confermato anche Vicepresidente del COPA-COGECA – unione delle due grandi organizzazioni ombrello agricolo COPA (Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole convenzionali) e COGECA (Confederazione Generale delle Cooperative Agricole convenzionali) – per il secondo mandato consecutivo.

 

CUNEO, SENIOR: ROMANO FICETTI È IL NUOVO PRESIDENTE DEI PENSIONATI

Alla guida di un’azienda frutticola, rappresenterà per cinque anni gli oltre 20.000 pensionati

Classe 1951, una vita dedicata all’agricoltura, Romano Ficetti è il nuovo Presidente dell’Associazione provinciale dei Pensionati Coldiretti, il movimento dei senior della più rappresentativa Organizzazione agricola. È stato eletto all’unanimità questa mattina a Fossano, alla presenza dei vertici di Coldiretti Cuneo, e per i prossimi cinque anni guiderà i quasi 20.000 soci dell’Associazione provinciale Pensionati, il 22% dei quali residenti nel Saluzzese, zona di provenienza del neopresidente.

Ficetti succede a Dino Ambrogio, che questa mattina ha ringraziato la Dirigenza e la struttura Coldiretti per il grande lavoro svolto negli ultimi anni.

A Saluzzo Romano Ficetti guida un’azienda agricola ad indirizzo frutticolo che produce mele, kiwi, pesche e susine; ad affiancarlo, oltre alla moglie, ci sono oggi la figlia e il genero. Ha iniziato l’attività nell’azienda di famiglia nel 1970 e nel corso degli anni si è sempre impegnato in modo concreto per lo sviluppo, la ricerca e l’innovazione della frutticoltura nelle nostre terre, diventando Vicepresidente di Piemonte Asprofrut e successivamente Consigliere di Fondazione Agrion. In Coldiretti ha ricoperto diverse cariche istituzionali nella sezione di Saluzzo fino a diventare, nel 2018, Consigliere dell’Associazione provinciale Pensionati. Nel novembre scorso è stato insignito del più alto riconoscimento della Camera di Commercio di Cuneo, il “Sigillo d’Oro”, per essersi particolarmente distinto in campo agricolo.

“È per me un grande onore poter ricoprire questo incarico. Sono pronto a mettermi al lavoro con il Consiglio Direttivo per dare massima attenzione ai diritti e alle istanze degli agricoltori in pensione e garantire condivisione e supporto alle battaglie della Coldiretti. La nostra generazione sente forte il compito di trasmettere ai giovani il valore del nostro lavoro ed è per questo che dobbiamo batterci insieme a loro, per prima cosa, per avere regole comuni e condivise a livello europeo contro ogni possibilità di concorrenza sleale” dichiara il neopresidente Ficetti.

Affiancano Ficetti nel ruolo di Vicepresidenti dell’Associazione Giancarlo Sevega di Cervere, già Vicepresidente negli ultimi cinque anni, e Magda Sacchetto di Savigliano, già Consigliera. Con loro fanno parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Pensionati: Giuseppe Accastelli di Saluzzo, Luciana Aimo di Mondovì, Guido Barbero di Dronero, Elsa Bonamico di Verzuolo, Ferdinanda Cravanzola di Govone, Franco Fenoglio di Bagnolo Piemonte, Carlo Gabetti di Dogliani, Giorgio Giugia di Cuneo, Renzo Icardi di Santo Stefano Belbo, Giovanni Lombardo di Busca, Mario Massimino di Sant’Albano Stura, Rita Reitano di Feisoglio e Rita Rumazza di Sale Langhe.

L’Assemblea di oggi si è aperta con un approfondimento dedicato alla PAC 2023-2027 con un focus sul trasferimento dei titoli, dai requisiti di ammissibilità alle modalità operative.

“I nostri Senior – ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – sono l’esempio vivente dell’invecchiamento attivo perché continuano ad essere punti di riferimento insostituibili delle imprese agricole, oltre che delle loro famiglie, e la nuova agricoltura che concilia innovazione e tradizione non può rinunciare ad un così prezioso patrimonio. Ringraziamo Dino Ambrogio per aver guidato l’Associazione Pensionati con impegno e dedizione e auguriamo buon lavoro al nuovo Presidente e all’intero Consiglio Direttivo che rappresenta una parte attiva, forte e vitale della nostra Coldiretti”.

Ringraziamenti e auguri sono giunti anche dal Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, che ha evidenziato: “La giornata di oggi arriva dopo un lungo percorso di incontri sull’intero territorio provinciale, con Assemblee che hanno permesso ai nostri senior di dialogare, condividere e confrontarsi nel pieno stile Coldiretti per arrivare pronti a questo importante appuntamento”.

 

ALESSANDRA, FORMAZIONE: LA PAC ENTRA IN CLASSE

Il Green Deal e la serie di nuove leggi e misure innovative da realizzarsi nei prossimi 30 anni

Una lezione interattiva e formativa che ha visto protagonisti gli alunni delle quinte dell’Istituto Tecnico Agrario “Vincenzo Luparia” di San Martino di Rosignano.

L’incontro è avvenuto nell’ambito del progetto “Cap Ability – La PAC entra in classe”, cofinanziato dall’Unione Europea, obiettivo coinvolgere gli studenti, potenziali futuri attori del settore agroalimentare italiano ed europeo, nella conoscenza delle politiche agricole europee.

Nel corso della mattinata i ragazzi hanno potuto interagire con il Presidente Provinciale Coldiretti di Alessandria Mauro Bianco, con il neo delegato Giovani Impresa Alessandria Mario Castelli e il vice delegato Federico Maggi, con la Segretaria Regionale Giovani Impresa Lunetta Lo Cacciato e il Responsabile Area Economica Giancarlo Bassi, i quali, grazie anche a specifici supporti video, hanno avuto modo di illustrare le tematiche inerenti la nuova programmazione della Politica Agricola Comune e le opportunità che da questa scaturiranno per i giovani imprenditori agricoli.

La prima parte della mattinata è stata caratterizzata dalla visita, coordinata dal prof. Ferruccio Battaglia, alla scuola dove, parte fondamentale dell’Istituto Agrario “Luparia”, è proprio l’azienda agricola. Una decina di ettari complessivi dove si svolgono le attività didattiche pratiche, di cui otto coltivati, nella maggior parte a seminativo, il restante comprende un vigneto, una serra idroponica, un frutteto sperimentale di essenze storiche del Piemonte, alberi di ulivo, un birrificio e una parte destinata a vinificazione e cantina con tre vasti spazi che ospitano i processi di vinificazione, fermentazione e imbottigliamento.

Numeri importati che si aggiungono ai 250 studenti che frequentano l’Istituto, di cui 150 ospiti del convitto. L’incontro è quindi proseguito con la parte teorica in classe durante la quale sono stati approfonditi gli aspetti principali del Green Deal europeo, il complesso piano varato dalla Commissione Europea per combattere il cambiamento climatico e per rendere più sostenibile la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei.

Il Green Deal prevedere una serie di nuove leggi, investimenti e misure innovative da realizzarsi nei prossimi 30 anni, e si basa su tre principi fondanti: neutralità climatica in Europa entro il 2050, crescita economica dissociata dall’uso delle risorse; nessuna persona e nessun luogo rimanga trascurato.

Per superare queste sfide, il progetto punta quindi a trasformare le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori politici, rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti e dando una direzione più sostenibile e moderna all’economia europea. Nelle intenzioni della Commissione, l’accordo prevede una serie di azioni concrete: investire in tecnologie sostenibili; supportare l’industria nell’innovazione; promuovere un trasporto privato e pubblico più pulito; garantire economia pulita e circolare; decarbonizzare il settore energetico; garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici; migliorare gli standard ambientali mondiali attraverso collaborazioni internazionali.

Un percorso che riserva all’agricoltura un ruolo particolarmente importante, definito nella strategia Farm to Fork, letteralmente “dalla fattoria alla tavola”, che ha notevolmente orientato anche la nuova programmazione della Politica Agricola Comune verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale.

“Novità, queste, che vedranno le nuove generazioni sempre più protagoniste anche della tutela dell’ambiente e del territorio oltre che della produzione di cibo. Riguardo al discorso cibo non è mancato un approfondimento sulla battaglia intrapresa da Coldiretti contro il cibo sintetico che, spinto da poche grandi multinazionali, rischia di distruggere il sistema produttivo italiano senza peraltro alcuna garanzia sulla salubrità dei cibi che si intendono mettere in commercio. Una battaglia che sta proseguendo con la raccolta firme della petizione per chiedere la rapida approvazione della legge contro la produzione, la commercializzazione e l’uso del cibo sintetico in Italia”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

La formazione rappresenta la carta vincente per questo Coldiretti sprona gli studenti ad allargare i propri orizzonti confrontandosi con realtà imprenditoriali diverse: le idee giovani sono la linfa del settore per questo l’invito a tutti quelli che intendono lavorare in agricoltura è quello di sfruttare le grandi opportunità offerte dalla multifunzionalità aziendale, voluta e sostenuta fortemente da Coldiretti.

“Il futuro è dei giovani, sono il futuro della nostra Organizzazione e hanno un ruolo determinante nelle politiche agricole. Consentire all’Italia di avere produzioni di qualità e mantenere il primato di biodiversità, aumentando la sostenibilità del modello agricolo italiano attraverso l’innovazione, è una delle sfide più importanti dei prossimi cinque anni – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Da tempo Coldiretti promuove un concetto d’innovazione che si estende a tutta la filiera fino ad abbracciare i rapporti tra i vari soggetti. In questa ottica è dunque possibile parlare dei contratti di filiera. La PAC è uno strumento importante in quanto prevede linee di finanziamento volte alla diffusione sia dell’innovazione che della conoscenza, necessari per garantire la crescita dimensionale aziendale, potenziandone anche la proiezione sui mercati internazionali, riconoscendo agli agricoltori il proprio ruolo nella filiera”.

Gli studenti del “Luparia” hanno interagito con vivacità guardando al futuro con ottimismo, ben disposti a cogliere le opportunità derivanti dai grandi cambiamenti in atto.

 

PIACENZA, SUCCESSO PER LA FESTA FINALE DI EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA

L’entusiasmo di oltre mille bambini conquista il PalabancaSport nell’evento in collaborazione con il Consorzio di Bonifica. Commozione al minuto di silenzio per gli alluvionati. Gallizioli: Importanti le risorse del decreto maltempo

“La qualità della vita dei nostri bambini e delle nostre famiglie inizia a tavola”. Così il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli ha commentato il grande successo dell’evento conclusivo al PalabancaSport del progetto didattico intitolato “Acqua, terra e sole. Gli elementi del buon cibo e dell’agricoltura sostenibile” alla presenza di oltre mille bambini delle scuole di città e provincia.

La festa finale di Educazione alla Campagna Amica di Piacenza, promossa dall’anima femminile di Coldiretti -Coldiretti Donne Impresa – in stretta collaborazione con Coldidattica, ha portato a termine le attività che si sono svolte nelle scuole e che Coldiretti mette in campo da più di vent’anni concentrandosi sui ritmi della natura, la vita del mondo animale e il percorso virtuoso che porta i cibi dai campi alla tavola. L’evento, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica, oltre a prevedere molte iniziative di intrattenimento legate alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita grazie all’animazione dei Manicomics e alla diretta di Radio Sound, ha vissuto il suo momento clou con le premiazioni degli elaborati che ciascuna classe partecipante ha presentato e che sono stati valutati da una giuria qualificata, riunitasi nel pomeriggio di giovedì 11 maggio nella sede provinciale di Coldiretti Piacenza, al Palazzo dell’Agricoltura in via Colombo, 35.

Prima delle premiazioni però tutto il PalabancaSport si è fermato con un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Romagna, con le drammatiche immagini dei fatti degli ultimi giorni che si sono susseguite. Coldiretti ha così ricordato l’iniziativa di solidarietà “Salviamo le nostre campagne” con la quale è possibile sostenere le aziende agricole colpite con un versamento sull’IBAN IT 55 U 02008 02480 000106765286, intestato a Federazione Regionale Coldiretti Emilia Romagna con causale “Alluvione Emilia-Romagna 2023”.

Il direttore Gallizioli ha sottolineato l’importanza delle misure varate dal Governo con il decreto maltempo per 2 miliardi di euro che riguardano nella Romagna alluvionata ben 115mila imprese delle quali circa il 15% sono agricole con oltre 30mila occupati e un indotto da primato nazionale nella trasformazione e distribuzione alimentare.

“Nei momenti difficili – afferma il direttore – quando ci si unisce emerge tutto l’orgoglio di essere italiani. Il risultato di ieri, nel quale Coldiretti ha avuto un ruolo attivo di rappresentanza del mondo associazionistico, ne è la dimostrazione”.

“È importante capire fin da piccoli quanti significati possa avere l’acqua –ha dichiarato Luigi Bisi, presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza – e quanto sia importante la sua gestione. Abbiamo visto immagini di territori meno fortunati del nostro. Oltre al profondo dispiacere e al cordoglio per le vittime, tengo a ribadire l’importanza del dialogo con le nuove generazioni affinché capiscano con consapevolezza il valore della sostenibilità e l’importanza della risorsa idrica. L’acqua è vita ma come abbiamo potuto vedere può voler dire anche allagamenti e esondazioni”.

“Questo progetto per noi della Coldiretti – ha aggiunto Gallizioli, tornando al tema della giornata – è prezioso, tutta la Coldiretti che ringrazio è innamorata delle attività che svolgiamo nelle scuole perché il confronto con i bambini è la nostra ricchezza. I bambini sono il nostro futuro e il futuro è nelle loro mani e nelle loro scelte”.

Con un videomessaggio, sono arrivati anche i saluti ai bambini da parte del presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini il quale ha ricordato che “mangiare bene serve a vivere bene” e del presidente nazionale di Anbi Francesco Vincenzi che ha indicato nelle nuove generazioni “un valore inestimabile per il Paese”.

Plauso al progetto è arrivato quindi dalla sindaca Katia Tarasconi e dalla prefetta Daniela Lupo, intervenute insieme al Questore Ivo Morelli, al comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Pierantonio Breda, affiancato dal tenente Francesco Giovine e, in rappresentanza del reparto Arma forestale di Parma e Piacenza dal maresciallo Gianluca Mancinelli, il colonnello Corrado Loero comandante della Guardia di Finanza di Piacenza e infine il commissario maggiore Giuseppe Addabbo della polizia locale di Piacenza e il funzionario Roberto Santacroce della Protezione Civile.

Tra i tanti rappresentanti dei partner presenti anche il preside della facoltà di Scienze Agrarie dell’Università Cattolica Marco Trevisan e Daniele Razza presidente dell’associazione Sentiero del Tidone.

Particolarmente apprezzati dai bambini i momenti con i pallavolisti della Gas Sales Bluenergy Robertlandy Simon Aties e Leonardo Scanferla, che hanno scattato fotografie e firmato autografi.

Sono così state svelate le classi vincitrici del progetto di Educazione alla Campagna Amica

TUTTI I PREMIATI

Terzo classificato (a pari merito):

Scuola primaria di Quarto, classe 1A

Dipinto a mano: “Dal chicco di grano al pane”

Scuola primaria di Gragnano Trebbiense

Quadro: “Dal chicco di grano al pane”

Secondo Classificato (a pari merito)

Scuola primaria di Lugagnano, classe 2A

Plastico: “L’acqua è vita”

Scuola dell’infanzia di Podenzano, sezione 5 anni

Cartellone “Percorso Po, Trebbia e Nure”

Primo classificato

Scuola dell’infanzia Don Minzoni sezione B 3 anni

Cartellone “L’appetito vien mangiando”

Cartellone “Arcimboldo a modo mio”

Platico “Mucca”

Plastico “Piramide alimentare”

Premio speciale COLDIRETTI DONNA IMPRESA

Scuola primaria Collodi di San Giorgio 3 B

Video: “L’acqua”

I GIURATI

A esaminare gli elaborati, con una votazione che ha valutato l’originalità, la creatività, la pertinenza con l’attività didattica e la sensibilità alla sostenibilità, sono stati il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli, il direttore del Consorzio di Bonifica Pierangelo Carbone, lo scrittore pluripremiato Paolo Colagrande, la giornalista Claudia Molinari, agronoma firma della rubrica di “Agricoltura” del quotidiano Libertà e insegnante all’Istituto Raineri Marcora, l’assessore comunale alle politiche educative Mario Dadati e l’imprenditore locale Giordano Giovanardi di Myo.

LA MERENDA SANA

Ai bambini presenti al PalabancaSport è stata proposta una merenda sana: pane e olio e il gelato (del gelatiere di Campagna Amica Gentian Ashiku della gelateria Mil Sabores)

La dottoressa Elena Afanasyeva, dietista, è intervenuta per spiegare i valori di questi spuntini semplici micchi di ingredienti importanti.  “Con pane e olio abbiamo voluto riproporre la merenda di una volta – commenta – per far gustare ai bimbi i sapori della tradizione. E il gelato è un’alternativa per la merenda e ben si presta a una festa, soprattutto se realizzato con la frutta fresca come quello proposto oggi”.

I PARTNER DEL PROGETTO DI COLDIRETTI PIACENZA

Adiconsum, Admo, Aido, Apap, Associazione Diabetici Piacenza, Ausl, Avis, Comune di Piacenza, Coni, Consorzio di Bonifica, Consorzio Tutela Grana Padano Dop, Dietiste in Tasca, Gal Del Ducato, Gas Sales Bluenergy Volley, Fiab Amolabici, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Gelaterie di Campagna Amica, Ordine dei Medici, Panificatori Piacentini, Piacenza Calcio, Prefettura di Piacenza, Politecnico di Milano (Polo di Piacenza), Progetto Vita, Provincia di Piacenza, Università Cattolica

Si ringraziano Seta e alcuni comuni della Provincia per il supporto organizzativo nel trasporto degli studenti alla festa.

I PARTNER DEL PROGETTO DIDATTICO DEL CONSORZIO DI BONIFICA intitolato “Il Valore dell’Acqua”

Sentiero del Tidone, Protezione civile, IREN, ANBI, ANBI EMILIA ROMAGNA.

 

ALESSANDRIA, TURISMO: CASALE, ACQUI E OVADA “CITTÀ DEL VINO 2024”

Con Campagna Amica per valorizzare il cibo vero Made in Italy e promuovere l’enoturismo

“Un importante risultato che coniuga territorio, biodiversità, sostenibilità e turismo. Ci siamo resi disponibili a collaborare sin dalle prime fasi della realizzazione progettuale, disponibili ad appoggiare l’iniziativa ‘Città Europea del Vino 2024’ e alla realizzazione del programma di eventi predisposto in sinergia con il Comitato Promotore e con tutti i soggetti istituzionali che hanno dato supporto all’iniziativa. In particolare, come Coldiretti, saremo presenti con Campagna Amica, il progetto ampio ed articolato nel quale confluiscono tutte le iniziative della Coldiretti, tese a promuovere, valorizzare ed esaltare la qualità delle produzioni tipiche ed il legame che esse hanno con la storia, la cultura e le tradizioni locali, stabilendo altresì nuove alleanze con il mondo dei consumatori e dell’opinione pubblica, in un’ottica di rigenerazione dell’agricoltura, vista quale forza produttiva rispettosa dell’ambiente e del benessere dei cittadini”.

Commenta così il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco la notizia dell’accettazione della candidatura di Casale, Acqui e Ovada a “Città Europea del vino” per il 2024, riunite dal progetto di sviluppo turistico “Gran Monferrato”. Il riconoscimento è stato comunicato ieri sera dalla commissione giudicante e coinvolge anche Alto Piemonte, le città di Ghemme e Gattinara ed altri comuni importanti della parte settentrionale della Regione. Il riconoscimento di questa importante parte del Piemonte, che si estende dal nord al sud della Regione, la porrà come riferimento dell’intera Unione Europea sulle tematiche del vino, e sarà formalizzato da Recevin, nella città di Bruxelles, nel mese di luglio.

Coldiretti Alessandria è stata da subito sostenitore dell’iniziativa, coinvolta a ogni livello istituzionale, organizzativo e promozionale nello sviluppo delle attività previste dal programma presentato in sede di candidatura.

“Per una maggiore capillarità gli eventi che abbiamo pensato toccheranno in tre momenti distinti i territori dell’area identificata con momenti informativi abbinati a degustazioni e show cooking per permettere ai consumatori di assaporare le bellezze del territorio e garantire visibilità a storia e tradizioni – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Tutto questo sarà reso possibile grazie alla multifunzionalità delle nostre aziende capaci non solo di produrre buon cibo e buon vino ma anche servizi ai cittadini per far conoscere le grandi potenzialità turistiche della provincia di Alessandria. Un patrimonio che va difeso dalle difficoltà generate dall’aumento insostenibile dei costi di produzione e dalle minacce in agguato, a partire dalla diffusione del cibo sintetico e dalle scelte pericolose dell’Unione Europea che penalizzano i prodotti della Dieta Mediterranea, dalle etichette allarmistiche sul vino a quelle a semaforo”.

Un patrimonio conservato nel tempo grazie alle imprese agricole che assicurano un impegno quotidiano per la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. Ma si tratta, soprattutto, di una risorsa che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica

In questo contesto l’enoturismo rappresenta una tendenza in forte crescita proprio nei territori di Casale, Acqui e Ovada, vocati alla produzione di vini noti e pregiati ma anche per visitare vigneti e borghi, pianificando tappe in cantine e aziende agricole:

Una meta, la provincia alessandrina, che è decisamente presente nelle agende di turisti e appassionati di ‘wine trekking’. E che ora lo sarà ancora di più grazie a questo importante riconoscimento.

 

PISTOIA, ALLUVIONE IN ROMAGNA. ADESIONE ALL’INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ

A rischio nell’intera filiera almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione

Mentre l’emergenza in Romagna ancora continua si attiva il mondo agricolo per dare immediato supporto alle campagne e alla popolazione che da giorni vivono tra acqua, fango e timore di frane.

Coldiretti Pistoia ha aderito all’iniziativa di solidarietà “Salviamo le nostre campagne” grazie alla quale sarà possibile sostenere le aziende agricole colpite con un versamento sull’IBAN IT 55 U 02008 02480 000106765286, intestato a FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA con causale “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA 2023”.

“La Federazione Provinciale della Coldiretti aderisce all’iniziativa di solidarietà ‘Salviamo le nostre campagne’ –spiega il presidente Fabrizio Tesi-. Il nostro contributo darà un po’ di ossigeno immediato, ma i danni effettivi sono molti di più di quanto le pur drammatiche immagini di questi giorni lascino immaginare. Invitiamo tutte le nostre aziende e tutti i cittadini a dare anche il loro contributo, piccolo o grande sarà un sostegno a molte filiere agricole lasciate in ginocchio dall’ondata d’acqua. Serve garantire l’arrivo degli aiuti nel minor tempo possibile e dare a queste zone martoriate la possibilità di riparare i danni e ripartire al più presto con strumenti di intervento straordinari per garantire il salvataggio e la continuità delle filiere agricole del territorio colpito”.

Nelle aree colpite secondo la Coldiretti sono a rischio nell’intera filiera almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione.

 

VICENZA, BASSANO DEL GRAPPA, IL GIRO D’ITALIA ACCOLTO DALLE BANDIERE GIALLE

Ad accogliere i ciclisti impegnati nel Giro la delegata di Giovani Impresa, Ilaria Pizzolato

Coldiretti Vicenza ha disseminato di bandiere gialle il percorso bassanese della 106ª edizione del Giro d’Italia. Così l’Associazione maggiormente rappresentativa del mondo agricolo ha salutato la carovana rosa, con la delegata dei Giovani, Ilaria Pizzolato in prima linea con la bandiera gialla di Coldiretti, con l’obiettivo di consegnare agli appassionati di ciclismo l’immagine di un territorio genuino e suggestivo, caratterizzato dalle tradizioni che confermano l’autenticità dei valori di Coldiretti.

Un modo per ricordare il forte legame tra sport e cibo: oltre alle bandiere gialle, però, Coldiretti ha colto l’occasione per rilanciare la campagna contro il cibo sintetico. Nella vicina sede di Bassano del Grappa, in via Pigafetta n. 4, infatti, sarà possibile depositare la propria firma per dire “no al cibo sintetico”, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione in legge del DL contro il cibo da laboratorio.

“Il giro d’Italia è un momento importante per tutti i cittadini – commenta Coldiretti Vicenza – poiché coinvolge ed appassiona migliaia di persone che in ogni territorio si riversano in strada per incitare gli atleti impegnati in una competizione che esalta le bellezze dello Stivale e, una volta di più, ci ricorda l’inestimabile valore di ciò che quotidianamente osserviamo e delle straordinarie produzioni enogastronomiche che la terra, grazie al lavoro del mondo agricolo, ci dona”.

 

RAVENNA, DL MALTEMPO: AIUTI PER 115MILA IMPRESE, 15% AGRICOLE

Le misure varate dal Governo con il decreto maltempo riguardano nella Romagna alluvionata ben 115mila imprese delle quali circa il 15% sono agricole con oltre 30mila occupati che moltiplicano lungo la filiera grazie ad un indotto da primato nazionale nella trasformazione e distribuzione alimentare. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti sull’impatto delle misure per 2 miliardi di euro varate dal Consiglio dei Ministri a sostegno dei territori alluvionati.

Le importanti misure per imprese e lavoratori sono un primo passo significativo – sottolinea la Coldiretti – per affrontare l’emergenza, ma saranno necessari ulteriori sforzi e risorse, anche con la partecipazione dell’Unione Europea con la presidente della Commissione Ue Von der Leyen presto in visita dell’Emilia-Romagna. Lo Stato membro colpito da calamità può presentare alla Commissione – precisa la Coldiretti – una domanda d’intervento del Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) entro al massimo dodici settimane dalla data in cui si sono verificati i primi danni provocati dalla catastrofe. La procedura di assegnazione di una sovvenzione, seguita da una procedura di bilancio (approvazione del Parlamento e del Consiglio), può durare diversi mesi ma gli Stati membri hanno la possibilità di chiedere il versamento di un anticipo fino al 25 % dell’importo totale del contributo finanziario previsto a titolo dell’FSUE, con un limite a 100 milioni di euro. 

“Ora il nuovo nemico è il tempo e insieme alle risorse occorre tagliare la burocrazia per fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti alle famiglie e alle imprese e sostenere la voglia di ricominciare di una popolazione che sta stupendo il mondo per la sua grande forza” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Si tratta di salvare il cuore ortofrutticolo del Paese, del quale il Ravennate rappresenta l’epicentro del territorio danneggiato, in totale circa 300mila ettari di superficie agricola dei quali oltre 25mila ettari di frutteti con nell’ordine pesche e nettarine, kiwi, albicocche, susine, pere, kaki, ciliegi e castagni, ma anche 25mila ettari di vigneti e migliaia di ettari coltivati ad orticole come patate, pomodoro, cipolla e altro anche per la produzione di sementi. Oltre 60mila ettari sono coltivati a grano duro per la pasta, grano tenero per il pane, orzo, sorgo e mais. Su altri 7mila ettari si estendono le coltivazioni di girasole, colza e soia mentre oltre 40mila ettari sono coltivati ad erba medica per l’alimentazione animale. E’ infatti preoccupante – continua la Coldiretti – la situazione anche degli allevamenti con 250mila fra bovini, maiali, pecore, capre, polli, galline da uova e tacchini e migliaia di animali morti e affogati.

L’alluvione – ricorda Coldiretti – ha devastato aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese con una produzione lorda vendibile della Romagna pari a circa 1,5 miliardi di euro all’anno che moltiplica lungo la filiera grazie ad un indotto di avanguardia, privato e cooperativo, nella trasformazione e distribuzione alimentare che è stato fortemente compromesso. Ai danni sulla produzione agricola – evidenzia Coldiretti – si aggiungono quelli alle strutture come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali con frane nelle aziende e lungo le strade.

Una aiuto – conclude la Coldiretti – puo’ venire dalla solidarietà con l’iniziativa di solidarietà “Salviamo le nostre campagne” grazie alla quale sarà possibile sostenere le aziende agricole colpite con un versamento sull’IBAN IT 55 U 02008 02480 000106765286, intestato a FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA con causale “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA 2023”.

 

Appuntamenti

 

LIGURIA, AGRICOLTORI E PESCATORI INSIEME PER ANIMARE DARSENA DI GENOVA A KM0

Le specialità di terra e di mare tornano insieme a colorare il Fish&DJs

Dopo una prima anticipazione lo scorso 21 aprile di quella che sarà l’offerta presente al Mercato coperto Campagna Amica di via del Campo (a Genova), venerdì 26 maggio il territorio torna protagonista delle serate genovesi grazie alla sua consolidata collaborazione con il Fish&DJs, affermato format culturale del capoluogo ligure, organizzato da diversi anni con successo al Mercato dei Pescatori della Darsena.

Oltre al classico mercato settimanale del venerdì (in programma a Calata Vignoso dalle 8:00 alle 13:00), la qualità dei prodotti Campagna Amica “diventa protagonista anche nelle serate della Darsena – spiega Chiara Ghisalberti, Coordinatrice regionale di Campagna Amica per la Liguria – dove, in collaborazione con Electropark e Forevergreen, a partire dalle 18:00 l’offerta food del Fish&DJs si amplia e apre ancor di più al territorio”.

Tornano le torte salate realizzate dalla nostra Azienda Agricola associata “Monterosato”, andate letteralmente a ruba il 21 aprile, che per l’occasione vanno ad affiancarsi ai classici coni di pesce fritto dei nostri pescatori.

“Gli agricoltori tutelano i territori, la salute del Pianeta Terra e il sostentamento delle popolazioni – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – e anche i pescatori sono in prima linea ogni giorno per la difesa degli ecosistemi, la lotta al cambiamento climatico e l’inquinamento delle acque, oltre che come promotori di un turismo sempre più sostenibile. E lo sviluppo dei mercati di Campagna Amica, che viaggia di pari passo con il ruolo cardine di queste due figure professionali, ha consentito negli anni anche la creazione di quasi 40mila posti di lavoro”. Ma non solo: “Nei mercati contadini di Campagna Amica della nostra Liguria, così come in quelli di tutta Italia – continua Chiara Ghisalberti – è possibile vedere come il lavoro costante di produttori e produttrici permetta a tutti di conoscere produzioni e tradizioni culinarie del territorio che, pur rischiando di essere dimenticate con il tempo, sono state salvate grazie all’importante azione di recupero e mantenimento degli agricoltori”.

La Liguria è patria di eccellenze agroalimentari senza tempo, che continuano ad affascinare sia i nostri connazionali che gli stranieri, rendendo la nostra terra meta ambita da parte di turisti provenienti da tutto il mondo. Basti pensare che i cosiddetti tesori Made in Italy censiti ad oggi sono 5450: di questi, ben 300 sono liguri, tra cui possiamo annoverare anche 8 vini Doc e 4 Igt.

 

BRESCIA, AGRIAPERITIVO PRESSO MERCATO AGRICOLO COPERTO

BRESCIA, Venerdì 26 maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.30, in occasione del “World Aperitivo Day”, siamo lieti di invitarVi all’AgriAperitivo organizzato da Campagna Amica e Coldiretti Brescia che si terrà a Brescia presso lo spazio esterno del Mercato Agricolo Coperto di Campagna Amica in Piazzetta Cremona 14/A.

Dopo l’AgriAperitivo – con i prodotti dei produttori del Mercato Agricolo Coperto di Campagna Amica – alle ore 19 è previsto lo speciale showcooking dello chef Andrea Mainardi.

È richiesta gentile conferma di partecipazione.

In attesa di incontrarci l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti

 

CREMONA, “VOGLIA DI FRAGOLE E CILIEGIE”

Torna “Abbiamo riso per una cosa seria”, campagna FOCSIV-Coldiretti

“Voglia di fragole e ciliegie” è il tema della mattinata al Mercato di Campagna Amica, proposta dagli agricoltori della Coldiretti per domenica 28 maggio, in via Verdi a Crema. Sarà una giornata dedicata alla frutta di stagione, con la degustazione gratuita di dolci a base di fragole e con la possibilità di fare acquisti di frutta a un prezzo speciale. Accanto alle fragole, che già da alcune settimane arricchiscono di bontà e colore il mercato di Campagna Amica, debutteranno anche le prime ciliegie.

“Punteremo sulle fragole. Per noi è una consuetudine bella e significativa: in ogni stagione cerchiamo di porre in evidenza un prodotto del territorio, sottolineandone la bontà e le proprietà, e magari dando qualche consiglio su come gustarlo.  Questa volta è di scena la frutta, ed in particolare noi offriremo una dolce degustazione a base di fragole” spiega Michele Soragni, dell’azienda agricola Bredina di Costa Sant’Abramo, il cui banco domenica sarà dominato dai colori rosso e verde.

“Siamo felici di portare al mercato di Crema le prime ciliegie di stagione. Posso assicurare che quest’anno sono particolarmente buone” aggiunge Luca Galeotti, il cui frutteto si trova a Pegognaga. L’invito che Coldiretti Cremona rivolge a quanti domenica si recheranno a fare la spesa al Mercato di Campagna Amica è quello di cogliere l’occasione per riscoprire i sapori genuini, di stagione, legati al territorio. Accanto all’ortofrutta, regina del mercato, non mancheranno varie altre eccellenze del territorio cremasco e lombardo, da pane e prodotti da forno al salame nostrano, dalle confetture ai formaggi (con latte di capra e bufala), dal vino (in arrivo dall’Oltrepò Pavese) al miele, e poi olio, prodotti a base di lumaca, dolci tipici.

In questa domenica speciale, i cittadini cremaschi avranno una ragione in più per recarsi al mercato di Campagna Amica a Crema. Torna infatti a Crema la campagna di sensibilizzazione “Abbiamo riso per una cosa seria”, proposta da Focsiv, “insieme ai contadini per il diritto al cibo e in difesa di chi lavora la terra”. Presso il mercato, con Campagna Amica, sarà presente l’Associazione Amici del Brasile Onlus, che opera nelle terre più povere del Brasile. “La nostra attività principale – spiegano i volontari – è diretta ad assicurare ai bambini i loro diritti primari, come una buona alimentazione e un’adeguata istruzione, oltre a dare un’opportunità di sviluppo alle famiglie e alle loro comunità”. Con una piccola offerta, i cittadini riceveranno una confezione di riso garantito da Filiera Agricola Italiana e Coldiretti, “simbolo dell’alleanza tra i contadini italiani e il resto del mondo, insieme ai consumatori”.

“Con i nostri soci e insieme a migliaia di volontari e volontarie portiamo il riso nelle parrocchie e piazze italiane” spiega Focsiv, la federazione costituitasi nel 1972, che raggruppa organizzazioni non governative italiane di ispirazione cristiana attive nel campo della solidarietà con i paesi in via di sviluppo. “Sono centinaia gli interventi di agricoltura familiare che grazie ai tantissimi sostenitori realizziamo da oltre vent’anni, in Italia e nel mondo, a favore delle donne, dei bambini e delle fasce più povere delle diverse comunità. Grazie al lavoro dei piccoli contadini si salvano i territori e la biodiversità e si produce un’agricoltura sana per tutti, senza scarti e sprechi”.

“Siamo felici e orgogliosi di accogliere la presenza di Focsiv, ed in particolare degli Amici del Brasile, presso il nostro mercato a Crema – sottolineano gli agricoltori di Campagna Amica -. L’augurio è che tantissimi cittadini colgano l’occasione per conoscere e sostenere l’impegno di questa realtà che, nelle zone più povere del mondo, opera per garantire un futuro a bambini e ragazzi, senza allontanarli dalle loro famiglie e dalla loro terra”.

 

MANTOVA, VITICOLTURA, DUE INCONTRI TECNICI SULLA FLAVESCENZA DORATA

Coldiretti Mantova ha organizzato due incontri tecnici per parlare di flavescenza dorata della vite e presentare le nuove linee guida di difesa e gestione dei vigneti.

Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 31 maggio alle ore 16, nella sede della Cantina dei Colli Morenici di Ponti sul Mincio (strada Monzambano, 75). Nell’occasione interverranno Luigi Turco presidente Cantine di Verona, Corrado Cattani presidente del Consorzio Vini Mantovani, Gianni Rondelli tecnico e responsabile del servizio Vitivinicolo di Coldiretti Mantova, Giovanna Cattaneo del Servizio fitosanitario di Regione Lombardia e i tecnici di difesa integrata Matteo Pinzetta e Stefano Casali. 

Giovedì 1 giugno alle ore 10, invece, il secondo incontro dedicato alla flavescenza dorata della vite si terrà alla Cantina Sociale di Quistello (via Roma 46). Parteciperanno come relatori: Luciano Bulgarelli presidente della Cantina di Quistello, Gianni Rondelli responsabile del servizio Vitivinicolo di Coldiretti Mantova, Giovanna Cattaneo del Servizio fitosanitario di Regione Lombardia, i tecnici di difesa integrata Pier Paolo Morselli e Matteo Pinzetta.

La flavescenza dorata è una malattia causata da fitoplasmi, che si trasmettono prevalentemente per mezzo di un insetto vettore, il cicadellide Scaphoideus titanus. Il nome deriva dalla colorazione gialla-dorata che assumono le foglie delle piante malate, nei vitigni di varietà a bacca bianca. È considerata tra le più distruttive malattie della vite.

Tra il 2020 e il 2021, la malattia ha fatto registrare una recrudescenza nelle aree produttive settentrionali italiane, dovuta ad una serie di concause, tra cui la difficoltà di contenimento del vettore, la presenza crescente di superfici incolte che rappresentano un pericoloso serbatoio di infezione e i cambiamenti climatici. 

Gli incontri organizzati da Coldiretti Mantova hanno lo scopo di dare ampia diffusione alle linee guida per contrastare la flavescenza dorata sul territorio e garantire interventi armonizzati e uniformi.