9 Dicembre 2017
In 9 case su 10 arriva l’albero di natale per il ponte dell’Immacolata
Con il ponte dell’Immacolata al via l’operazione albero in quasi nove case su dieci (’88%) dove non rinunciano alla tradizione. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che quest’anno sono 3,8 milioni le famiglie italiane che scelgono l’abete “vero” con un aumento del 3%, in netta inversione di tendenza rispetto al passato. La maggioranza di piu’ di 6 italiani su dieci (il 62%) – sottolinea la Coldiretti – recuperano pero’ ancora dalla cantina il vecchio albero sintetico che solo in pochi pensano di sostituirlo. Gli alberi naturali – sottolinea la Coldiretti – sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi e non hanno nulla a che vedere con quelli di plastica che arrivano molto spesso dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto, ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente. Per quanto riguarda i prezzi – informa la Coldiretti – la spesa media degli italiani nell’acquisto dell’albero vero si stima una media di 35 euro, in leggerissimo aumento rispetto dell’anno scorso, anche come conseguenza della tendenza dei consumatori ad acquistare degli abeti di varietà particolari ma anche più costose rispetto al tradizionale abete rosso. Complessivamente, comunque, – precisa la Coldiretti – gli abeti piu’ piccoli che non superano il metro e mezzo saranno venduti anche quest’anno a prezzi variabili tra i 10 e i 60 euro a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso, mentre per le piante di taglia oltre i due metri il prezzo sale anche a 200 euro per varietà particolari La Coldiretti ha messo a punto un vademecum con alcuni consigli per gli acquisti e la preparazione dell’albero di Natale. E’ bene preventivare l’acquisto con qualche giorno di anticipo prima di allestirlo per dare modo all’albero di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami imprigionati dalla rete per il trasporto. Al momento dell’acquisto preferire un albero italiano che non consuma energia per il trasporto e aiuta la stabilità idrogeologica del territorio nazionale. Non andare alla ricerca di un albero perfetto perché – sostiene la Coldiretti – ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord e poi ricordarsi che si tratta di un albero vivo la cui naturale asimmetria è sicuramente compensata dall’autenticità dello stesso. Tutte le conifere tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami ma ciò non significa che l’albero sia vecchio e in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaista di scuotere l’albero per far cadere gli aghi secchi. Una volta a casa sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come stufe e termosifoni e al riparo da correnti d’aria, come porte e finestre al riparo da eventuali forti folate di vento. E’ bene evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami e non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero e vivo e respira. Mantenere la terra umida ma non eccessivamente bagnata, anche con l’utilizzo di un nebulizzatore, che – conclude la Coldiretti – potrebbe essere applicato anche ai rami in assenza di fili elettrici.
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