In Italia si spendono 320 milioni di euro all’anno per acquistare prodotti senza glutine non sempre per motivi legati alla salute. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al nuovo decreto sull’assistenza ai celiaci che la cui approvazione è attesa domani in Conferenza Stato-Regioni. Se il mercato degli alimenti senza glutine – sottolinea la Coldiretti – è cresciuto del 20% all’anno, sono saliti al 58% i ristoranti che offrono ricette senza glutine. Un cambiamento di abitudini che – continua la Coldiretti – è stato riconosciuto anche dal paniere Istat che nel 2015 ha sancito l’ingresso della pasta e dei biscotti gluten free per il calcolo dell’inflazione. Si stima che a scegliere alimenti privi di glutine – sottolinea la Coldiretti – siano quasi il 10% degli italiani, anche se a beneficiare dell’assistenza saranno solo i celiaci riconosciuti. La crescita della domanda ha provocato anche – conclude la Coldiretti – un cambiamento nella produzione con il ritorno nelle campagne italiane di grani antichi a basso contenuto di glutine per la produzione di pasta e biscotti anche attraverso i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
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