Dal pass vaccinale dipendono le vacanze estive nel Belpaese di quasi 23 milioni di italiani che prima della pandemia hanno viaggiato per turismo in Italia tra giugno ed agosto. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat in riferimento alle criticità evidenziate dal Garante per la protezione dei dati personali sulla norma approvata per la creazione e la gestione delle “certificazioni verdi”, i cosiddetti pass vaccinali. Lo scorso anno – sottolinea la Coldiretti – per effetto dell’emergenza Covid le persone partite per una vacanza sono state 18,5 milioni (-18,6% rispetto al 2019) con ben 62,3 milioni in meno di notti trascorse in vacanza a causa del forte decremento delle vacanze lunghe. La presenza degli italiani in vacanza lungo la Penisola ha reso meno dolorosa l’assenza degli stranieri con ben 23,3 milioni di viaggiatori dall’estero che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Italia per effetto delle limitazioni agli spostamenti e per le preoccupazioni sulla diffusione del contagio, secondo l’analisi Coldiretti su dati Bankitalia. Si tratta un vuoto pesante nel periodo da giugno a settembre che potrebbe essere attenuato da un green pass condiviso a livello internazionale per consentire gli spostamenti legati al turismo di cui si è parlato al G7 dei ministri della Salute. L’assenza di stranieri in vacanza in Italia grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – continua la Coldiretti – i visitatori da paesi europei hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa. E’ importante che con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere si proceda anche alla ripartenza delle attività di ristorazione a pranzo e cena, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Il cibo infatti – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
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