La decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump scatena una guerra commerciale che mette a rischio 40,5 miliardi di esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti con gli autoveicoli ed il cibo che rappresentano le principali voci. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’entrata in vigore dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da Ue, Canada e Messico annunciata dal segretario al Commercio Usa.
Un annuncio che – sottolinea la Coldiretti – genera incertezza sulle esportazioni Made in Italy che in Usa nel 2018 sono aumentate dell’1,6% nel primo quadrimestre dopo aver raggiunto il record di 40,5 miliardi nel 2017. Infatti i dazi statunitensi – continua la Coldiretti – hanno fatto immediatamente annunciare al presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker l’imposizione di contromisure da parte dell’Unione Europea che aveva già varato una black list di prodotti statunitensi da colpire, quali manufatti in ferro, acciaio e ghisa, barche a vela e a motore, abiti, cosmetici e motociclette ma anche i prodotti dell’agroalimentare, dal mais al riso, dal bourbon al succo di arancia fino al burro di arachidi.
Si apre uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che – sostiene la Coldiretti – rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati. Gli Stati Uniti – sottolinea la Coldiretti – sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare considerato che le esportazioni di cibo e bevande sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre. Gli Usa – conclude la Coldiretti – si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino – conclude la Coldiretti – risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta.
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