Alberi abbattuti, serre divelte dal vento, olive sbattute a terra prima della raccolta e campi sott’acqua per i nubifragi che stanno flagellando le regioni del sud con l’allerta rossa della protezione civile su Calabria, Basilicata e Sicilia ed arancione invece in Puglia. E’ quanto emerge dal primo bilancio dei violenti nubifragi effettuato dalla Coldiretti che chiede di verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone colpite dal maltempo che ha danneggiato duramente i raccolti autunnali a macchia di leopardo e provocato frane e smottamenti.
A soffrire del violento cambiamento climatico – sottolinea la Coldiretti – sono state principalmente le coltivazioni di stagione in un momento in cui si è fortunatamente quasi conclusa la vendemmia ma è in pieno svolgimento la raccolta delle olive e sono state fatte o si preparano i terreni per le semine autunnali.
In Puglia – continua la Coldiretti – si segnalano campi allagati da oltre due metri di acqua, alberi spezzati e sradicati, olive a terra e serre distrutte mentre in Basilicata si contano i danni provocati dalla tromba d’aria che si è abbattuta tra Scanzano Jonico e Policoro e ha provocato la caduta di alberi e danni alle coperture di abitazioni e aziende e anche numerose serre e fragoleti. Campi di agrumi e ortaggi allagati sulla costa Jonica della Calabria mentre in Sicilia sono pesanti gli effetti degli smottamenti che stanno mettendo a rischio la viabilità interna.
Sono gli effetti dei cambiamenti climatici che – rileva la Coldiretti – si manifestano con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Dall’inizio dell’autunno si contano in Italia 4 nubifragi al giorno con tempeste di pioggia, vento, trombe d’aria e grandine secondo l’elaborazione Coldiretti su dati ESWD.
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