Le esportazioni agroalimentari Made in Italy in Russia hanno perso oltre 1,2 miliardi negli ultimi sei anni a causa dell’embargo deciso da Putin che ha colpito una importante lista di prodotti europei con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce come ritorsione alle sanzioni europee per l’intervento in Crimea.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’annuncio delle nuove sanzioni dell’Unione Europea contro sei persone e un’organizzazione russa coinvolte nel tentativo di assassinio di Navalny. L’agroalimentare italiano – spiega la Coldiretti – è l’unico settore tuttora colpito direttamente dall’embargo deciso con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 e più volte rinnovato che ha portato al completo azzeramento delle esportazioni in Russia dei prodotti presenti nella lista nera, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal prosciutto di Parma a quello San Daniele, ma anche frutta e verdura.
Il settore agroalimentare – conclude la Coldiretti – non può continuare ad essere merce di scambio nei contenziosi politici ed economici anche in considerazione del pesante impatto che ciò comporta soprattutto alla luce delle tensioni legate all’emergenza Covid.
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