Nell’ambito del Pnrr abbiamo presentato progetti di filiera per oltre 1 miliardo di euro di investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 progettualità e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Lo ha annunciato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’inaugurazione del XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato a Villa Miani a Roma.
Un impegno che – ha sottolineato Prandini – riguarda l’83% delle risorse stanziate dal decreto con l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali. I contratti di filiera – ha continuato Prandini – sono importanti per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità, sicuri e al giusto prezzo. il settore agricolo – ha riferito Prandini – può contribuire positivamente alla realizzazione del Pnrr con la partecipazione alle misure parco agrisolare, agrifotovoltaico e biogas e biometano per la quale si attende il decreto attuativo e l’apertura dell’accesso agli incentivi e si chiede vengano valorizzati gli impianti agricoli per favorire una piena economia circolare.
È importante a questo proposito procedere con i nuovi bandi sulle misure del Parco agrisolare dopo l’aggiornamento dei regimi di aiuto e delle relative soglie di intervento autorizzate. Di interesse agricolo anche le misura sulle infrastrutture irrigue, sull’innovazione e meccanizzazione agricola e sulla logistica dove è urgente intervenire – ha sostenuto Prandini – per ridurre il gap competitivo delle nostre imprese sui mercati esteri.
Ma è necessario – ha continuato Prandini – potenziare le strutture amministrative competenti assicurando l’efficienza e l’efficacia dell’azione della Pubblica Amministrazione e semplificare il più possibile i decreti attuativi delle diverse misure, anche per affrontare il continuo incremento dei costi, come è pure importante poter avere delle tempistiche adeguate per la partecipazione ai bandi. È anche strategico – ha concluso Prandini – poter consentire il cumulo fino al 100% delle spese che rientrano nel credito d’imposta 4.0 con gli incentivi Pnrr, possibilità oggi limitata da indicazioni del Ministero dell’economia e delle finanze, ed è inoltre fondamentale estendere al 31 dicembre 2023 il termine per usufruire del credito di imposta 4.0 e contestualmente scongiurare la riduzione della percentuale del 40% per il 2023