La prima ondata di calore si abbatte sull’Italia alla fine di una primavera che ha fatto registrare una media di 8 eventi al giorno tra nubifragi, grandinate, bombe d’acqua, trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola con vittime e danni gravissimi come nel caso dell’alluvione del mese scorso in Romagna dove si stimano danni per 1,1 miliardi tra perdite produzione, ripristini fondiari, terreni persi e animali coinvolti.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sulla base dei dati dell’European severe weather database (Eswd) in riferimento al solstizio d’estate di mercoledì 21 giugno 2023 alle 16,57 con il cambio di stagione segnato da ondate di calore. L’anno 2023 – sottolinea la Coldiretti- è stato infatti segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi negli ultimi 2 mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno.
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