Sull’Italia si sono abbattuti ben 61 eventi estremi negli ultimi tre giorni tra nubifragi, tempeste di vento, violente grandinate e trombe d’aria. E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo che ha provocato danni e vittime nelle Marche sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
La violenta perturabazione ondata di maltempo si è abbattuta sulla Penisola in un 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,99 gradi) rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate (-40%) secondo l’analisi della Coldiretti su dati Eswd e Isac Cnr.
Le manifestazioni temporalesche violente – precisa la Coldiretti – si sono quindi abbattute su terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
La tendenza alla tropicalizzazione del clima si accompagna infatti un territorio reso piu’ fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale) che hanno parte di aree a rischio idrogeologico, ma la percentuale sale al 100% per regioni come le Marche, secondo dati Ispra. Le aree perse in Italia nell’ultimo decennio – riferisce la Coldiretti – avrebbero garantito l’infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora, scorrendo in superficie, non sono più disponibili per la ricarica delle falde e aggravano la pericolosità idraulica del territorio e aumentano i danni.
Con gli ultimi eventi le perdite subite dall’agricoltura a causa del clima pazzo – conclude la Coldiretti – superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.
“Nell’immediato è necessario intervenire con aiuti concreti per aiutare le popolazioni colpite che si trovano in grande difficoltà anche nelle campagne” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.
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