Se è dal 1972 che si conosce il rapporto diretto tra scarsa valorizzazione socioeconomica e peso corporeo, addirittura con una prevalenza di obesi e sovrappeso pari- nelle fasce sociali più emarginate e meno istruite- a sei volte tanto quella di classi più agiate-, più recentemente la Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso di meglio investigare questo aspetto. Con una attenzione particolare ai bambini- e con in mente la standardizzazione della raccolta dei dati tra paesi diversi. Sotto questi auspici nasce COSI (Children Obesity Surveillance Initiative). Ora, in base ad uno studio appena pubblicato su Nature e con dati raccolti entro lo stesso progetto, questo aspetto viene confermato. E ‘ben noto che le caratteristiche socio-economiche come l’istruzione dei genitori, il reddito e l’occupazione sono eziologicamente rilevanti per l’obesità infantile. Tuttavia, nello studio si finisce per dichiarare che nel contesto paneuropeo, non vi è ragione di credere che le disuguaglianze nello stato di peso nell’infanzia possono variare tra i paesi in funzione del diverso grado di sviluppo socio-economico e di equità. Le differenze socio-economiche di obesità infantile in Bulgaria, Repubblica Ceca, Lituania, Portogallo e Svezia, che sono stati raccolti nel 2008 dalla Organizzazione mondiale della sanità (OMS) entro la European Childhood Obesity Surveillance Initiative non sono infatti omogenee. Svezia e, in misura minore, il Portogallo e la Repubblica Ceca visualizzano elevati tassi di sovrappeso e obesità in associazione con un basso sviluppo socioeconomico. Al contrario, le indagini in Bulgaria e, in una certa misura, Lituania hanno prodotto evidenza di minor sovrappeso e obesità nei bambini svantaggiati. Con la disponibilità di indagini ripetute nel tempo successive a questo primissimo esame, sarà possibile continuare a documentare gli sviluppi a livello nazionale. In conclusione, la transizione nutrizionale è ancora in corso in alcune parti della regione europea, con paesi “poveri” che hanno ancora una correlazione tra deprivazione di sviluppo socioeconomico e deprivazione di cibo (e conseguente limitazione della presenza di bambini sovrappeso/obesi). Vi è la necessità di continuare a documentare le disuguaglianze socio-economiche rispetto all’obesità in tutti i paesi attraverso gli sforzi di sorveglianza internazionali, considerando paesi con ambienti geografici, sociali ed economici diversi. Socioeconomic inequalities in childhood overweight: heterogeneity across five countries in the WHO European Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI–2008) OPEN L Lissner, T M A Wijnhoven, K Mehlig, A Sjöberg, M Kunesova, A Yngve, A Petrauskiene, V Duleva, A I Rito and J Breda Int J Obes 2016 40: 796-802
4 Maggio 2016
Ineguaglianze socioeconomiche all’origine dell’obesità infantile: la OMS indaga in Europa