L’Unione Europea annuncia il via libera ai grilli nel piatto proprio alla vigilia della votazione del Parlamento Europeo che rischia di demonizzare il consumo di vino con misure come allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione o l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del piano europeo per la salute (BECA).
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’autorizzazione concessa dalla Commissione Europea alla commercializzazione dei grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo alimento nell’Ue. L’insetto – sottolinea la Coldiretti – potrà essere prodotto e venduto sul mercato Ue intero, congelato, essiccato o in polvere e sarà destinato alla commercializzazione come snack o ingredienti alimentari. Si tratta – continua la Coldiretti – del terzo via libera nell’Unione all’utilizzo alimentare umano di un insetto ai sensi del regolamento (Ue) 2015/2283 sui Novel Food, dopo quelle per la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e per la Locusta migratoria.
Una novità che non è gradita dal 54% degli italiani, i quali sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli, il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”. Una corretta alimentazione non può però prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati – sostiene la Coldiretti – e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. L’’arrivo sulle tavole degli insetti – precisa la Coldiretti – solleva anche dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico anche considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.
A preoccupare sono anche i recenti orientamenti comunitari nei confronti del vino e della birra che rischiano di essere ingiustamente demonizzati in occasione del voto del 15 febbraio in sessione plenaria del Parlamento Europeo sul “Cancer plan” che l’Unione adottera’ per arginare la malattia. Il vino – sostiene la Coldiretti – è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol. Lo dimostra peraltro il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche – sostiene la Coldiretti – sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti. L’equilibrio nutrizionale – conclude la Coldiretti – va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.
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