Gli Stati membri hanno votato lo scorso 7 marzo su 3 richieste di vanti sulla salute che già sono stati bocciati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) in quanto non dotati della sufficiente evidenza scientifica richiesta per sostanziare un claim.
· La prima richiesta riguarda un claim per latte fermentato a basso contenuto di grassi, che contiene diversi microorganismi come il Lactobacilluso Rhamnosus- il claim riguardava la diminuzione di herpes labiali causati dall’Herpes simplex virus.
· Il secondo claim, per un derivato del latte- caseina idrolizzata che dovrebbe ridurre la glicemia post-prandiale.
· Il terzo claim, riguarda un olio di pesce ricco in omega 3 DHA – e alla sua capacità di contribuire ad un buon funzionamento della memoria e diminuire il declino cognitivo.
Altre richieste respinte riguardano la capacità di ridurre l’assorbimento di carboidrati da parte di una matrice alimentare; miglioramento della memoria da parte di un’altra; e il claim che il polidestrosio contribuisce ad un miglioramento della funzionalità intestinale.
Lo Standing Committee on Plants, Animal, Food and Feed (PAFF) comprende gli esperti di 18 Stati membri della UE. Il rigetto testimonia una volta in più la difficoltà di correttamente individuare i criteri alla base delle valutazioni di Efsa, nonostante il percorso di chiarimenti e linee guida e più riprese messo in campo dall’Authority. Proprio i mesi scorsi e a seguito di Consultazione Pubblica Efsa ha rinnovato la parte di linee guida per la presentazione di health&nutrition claim circa gli ingredienti-costituenti nella loro caratterizzazione chimico-fisica.